Eleonora Giorgi racconta la sua battaglia: “Ogni giorno è un regalo”

Eleonora Giorgi affronta la malattia con coraggio e amore, sostenuta dai suoi figli. Ricoverata in una clinica romana dopo una crisi di tre settimane fa, l’attrice ha trovato nella famiglia la sua più grande forza.

"Debole, ma la mia origine austroungarica mi fa essere soldato di me stessa: dopo l’ultima crisi di tre settimane fa il mio oncologo ha deciso di ricoverarmi. Mi sono ritrovata da sola in casa, di notte, a urlare, in preda ai dolori. Qui ho recuperato le forze", racconta al Corriere della sera.

A sostenerla nei momenti più difficili ci sono i suoi figli, che non l’hanno mai lasciata sola: “Durante le flebo mi hanno stretto la mano per 14 ore di fila”. E l’amore dei suoi cari è la sua più grande medicina: “Non lasciate solo chi soffre, soprattutto di domenica, il giorno più triste”.

Condividere la malattia con il pubblico non è mai stato un peso per lei: “Sono un personaggio da quando ho 20 anni, ho condiviso tutto. Non c’è nulla di male a dire che non riesco a fare più di dieci passi”.

Eleonora ha trovato conforto anche nelle parole della modella Bianca Balti, che l’ha ricordata durante il Festival di Sanremo: “Mi ha fatto compagnia Sanremo e ringrazio Bianca Balti per avermi ricordata. Le auguro di guarire presto, fa male vedere una donna giovane soffrire”.

Il compagno di una vita, Massimo Ciavarro, le è accanto, cucinando per lei: “È tornato da Lampedusa, dove vive, per portarmi cose cucinate da lui: gli gnocchi alla romana, le polpettine con il purè, il merluzzo al vapore”. E dopo? “Vorrei riabbracciare la mia cagnolina Klari. Poi mia nonna e Angelo. E i due brevi amori napoletani, Pino Daniele e Massimo Troisi”.

Non si sente una guerriera: “Mi sento più un’archivista che cerca di mettere ordine nel caos”. E in fondo, spera ancora: “Se succederà un miracolo, correremo dal Papa e chiederemo spiegazioni”.