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Scoperta al lago di Loch Ness: ritrovata fotocamera dopo 55 anni

Redazione 105

Una fotocamera usata per catturare immagini del mostro di Loch Ness è stata recuperata dopo 55 anni

Una scoperta sorprendente riaccende i riflettori sul misterioso lago di Loch Ness. Una fotocamera subacquea utilizzata nel 1970 per tentare di immortalare il leggendario mostro è stata recuperata per caso, ancora perfettamente sigillata, e conserva immagini incredibili.

A riportare il ritrovamento è stato Popular Mechanics: il dispositivo faceva parte di un set di sei telecamere posizionate nel lago dal biologo di Chicago Roy Mackal, in collaborazione con il Loch Ness Investigation Bureau. Dopo oltre mezzo secolo, la fotocamera è stata individuata a circa 600 piedi di profondità da Boaty McBoatface, un sommergibile del National Oceanography Centre del Regno Unito.

Un ritrovamento leggendario

Adrian Shine, storico ricercatore del Loch Ness Project, ha commentato l'episodio alla BBC: “È straordinario che la custodia abbia mantenuto la telecamera asciutta per gli ultimi 55 anni”. Shine ha spiegato che il dispositivo, ancora dotato del suo flash cubico, ha fornito una preziosa mappa visiva delle torbide profondità del lago.

Anche se non è stata catturata alcuna immagine del celebre criptide, la fotocamera restituisce un pezzo di storia della leggenda di Nessie, oggetto di migliaia di avvistamenti, incluso uno recente che descriveva una "massa scivolosa" nell’acqua.

Il dispositivo, insieme alla pellicola, è stato consegnato al Loch Ness Centre di Drumnadrochit, dove verrà analizzato ed esposto. L'esistenza del mostro resta ancora avvolta nel mistero, proprio come le acque in cui si presume viva.

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