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I secondi figli sono più ribelli? Uno studio svela il perché
Uno studio del MIT mostra che i secondogeniti, soprattutto maschi, hanno più probabilità di avere problemi comportamentali
Crescere in una famiglia numerosa ha i suoi vantaggi, ma anche dinamiche complesse. Uno studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha evidenziato che i figli secondogeniti, in particolare i maschi, hanno una maggiore tendenza a manifestare problemi comportamentali rispetto ai fratelli maggiori.
Più ribelli, più impulsivi: i numeri parlano chiaro
Analizzando dati provenienti da famiglie in Stati Uniti e Danimarca, i ricercatori hanno scoperto che i secondi figli maschi sono dal 20% al 40% più inclini a infrangere le regole, a scuola o con la legge. Questo non significa, però, che ogni fratello minore sia destinato a diventare il "ribelle" della famiglia, ma che una tendenza statistica esiste e merita attenzione.
Perché succede? Il ruolo dell’ambiente familiare
Una delle spiegazioni è che il primogenito gode di attenzioni esclusive nei primi anni di vita, ricevendo più tempo dai genitori e spesso fungendo da “modello adulto”. Il secondo figlio, invece, tende ad imitare un fratello ancora immaturo, assorbendone anche comportamenti meno equilibrati.
Naturalmente, ogni caso è diverso: personalità, educazione, dinamiche familiari e contesto giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di ogni bambino. Ma lo studio riporta un dato interessante, che apre nuove riflessioni su come l’ordine di nascita influenzi il comportamento.