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24 Aprile 2025
Redazione 105
Mentre il mondo cattolico si prepara a un nuovo Conclave, tra rituali millenari e pronostici da ogni angolo del globo, Fanpage ha deciso di consultare l’intelligenza artificiale. Un test curioso, condotto con il modello ChatGPT-4o, ha cercato di rispondere a una domanda che circola da settimane nei corridoi vaticani: chi sarà il prossimo Papa?
L’IA ha analizzato dati storici, profili dei cardinali e le dinamiche del Collegio cardinalizio, e alla fine ha fatto un nome ben preciso: Pietro Parolin. Attuale Segretario di Stato del Vaticano, Parolin è considerato un profilo “di sistema”, capace di unire esperienza diplomatica e un equilibrio ideologico che può mettere d’accordo le varie anime della Chiesa. Dopo tre Pontefici non italiani – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco – l’idea di un ritorno a un Papa tricolore non sembra così remota.
Secondo ChatGPT, il punto forte del cardinale è la sua lunga attività come “ministro degli esteri” del Vaticano. Negli anni ha gestito dossier complessi, dal delicato rapporto con la Cina fino alle crisi in Medio Oriente e Ucraina. Inoltre il suo profilo è considerato moderato, in un momento in cui la Chiesa è divisa tra istanze progressiste e nostalgie conservatrici. Insomma, Parolin potrebbe essere la figura di sintesi che molti cardinali stanno cercando.
L’IA comunque non si è fermata al solo Parolin. Ha indicato anche altri cardinali papabili, provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi spiccano nomi come Luis Antonio Tagle, filippino, spesso chiamato il “Bergoglio asiatico”, o l’italiano Matteo Zuppi, noto per la sua vicinanza ai temi sociali. Non mancano poi il ghanese Peter Turkson, l’ungherese Péter Erdő, il francese Jean-Marc Aveline e il guineano Robert Sarah.
Naturalmente, anche ChatGPT invita alla cautela: la storia del Conclave è piena di sorprese. I giochi di potere, le alleanze dell’ultimo minuto e lo Spirito Santo rendono ogni previsione incerta. Tuttavia che l’intelligenza artificiale si lanci in questo genere di scommesse dice molto su quanto anche la religione, oggi, sia osservata e raccontata attraverso strumenti tecnologici e digitali.