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credits: Getty Images
24 Aprile 2025
Redazione 105
Giusto in tempo per Pasqua, dopo 2.000 anni, Gesù Cristo “risorge” nell’era digitale come influencer generato dall’intelligenza artificiale, capace di diffondere sia il Vangelo che la pubblicità di prodotti.
Ben Polkinghorne, Zach Bishop e Chris Chapman hanno creato un sito gratuito, chiamato aijesus.live, che consente agli utenti di avere una confessione video in tempo reale con un facsimile virtuale del Salvatore, completo di capelli lunghi. "Vogliamo che l'IA di Gesù dia l'impressione che sia il vero Gesù a parlare con voi", hanno dichiarato a Creative Boom. "Abbiamo perfezionato la sua personalità e il suo stile di conversazione in un modo che speriamo sia autentico."
Il Gesù virtuale diffonde messaggi spirituali, versetti biblici e — tra una predica e l’altra — pubblicizza anche prodotti reali. Gli sviluppatori lo definiscono una “satira sul consumismo spirituale”.
Se da un lato digitalizzare Gesù, specie in relazione a contenuti promozionali, potrebbe sembrare un sacrilegio, i creatori spiegano che il progetto nasconde una riflessione più profonda.
"Al di sotto della satira, c'è un problema reale su cui riflettere: come mescoliamo fede e consumismo, soprattutto in occasioni come Pasqua o Natale. Questi sono momenti profondamente significativi per molte persone, ma sono anche diventati periodi di punta per lo shopping. Se AI Gesù riesce a far sì che qualcuno si fermi a riflettere su questo, allora ha fatto il Suo lavoro", hanno scritto.
Il team specifica che non si è limitato a promozioni generiche. "Volevamo che AI Jesus facesse riferimento a marchi specifici, nomi completi di prodotti. Ci sono voluti molti tentativi ed errori".
Come rivelano gli stessi ideatori, la vera sfida è stata intrecciare le promozioni con i testi sacri: "Ci siamo assicurati che i consigli divini sui prodotti che fa fossero integrati nella conversazione, in modo che risultassero naturali", aggiungendo che finora non sono arrivate lamentele.