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04 Giugno 2025
Redazione 105
Versare l’olio del tonno nel lavandino o nel wc è una pratica ancora troppo diffusa, ma dietro questo gesto apparentemente innocuo si nascondono conseguenze serie, sia per la casa che per l’ambiente.
Questo tipo di olio, come quello utilizzato per friggere, non dovrebbe mai finire nello scarico. La sua composizione grassa tende ad aderire alle pareti delle tubature, accumulandosi nel tempo e causando intasamenti difficili e anche costosi da risolvere.
Il danno però non si ferma alle tubature domestiche. Quando l’olio raggiunge i sistemi fognari, finisce negli impianti di depurazione che non sono attrezzati per trattare sostanze oleose. Di conseguenza, una parte dell’olio sfugge alla filtrazione e arriva direttamente nei fiumi, nei mari o nel suolo, contribuendo in modo significativo all’inquinamento dell’acqua e compromettendo interi ecosistemi.
È un danno silenzioso ma concreto, che possiamo evitare con un semplice accorgimento.
Il modo migliore per smaltire correttamente l’olio è raccoglierlo in un contenitore resistente, va bene anche una bottiglia di plastica vuota, dove far sgocciolare le lattine di tonno e versare anche l’olio esausto delle fritture, una volta raffreddato.
Quando il contenitore sarà pieno, potrai consegnarlo presso un’isola ecologica o un centro di raccolta dedicato.
Così eviterai intasamenti nelle tubature e, allo stesso tempo, farai un piccolo gesto concreto per ridurre l’inquinamento e proteggere l’ambiente.