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“Sono la tata dei miliardari: vivo su yacht e guadagno nel lusso”

Redazione 105

Tra viaggi di lusso, richieste insolite e responsabilità da professionista, la vita di una tata su superyacht

C’è chi sogna di viaggiare per il mondo, e chi viene pagato per farlo. 

È il caso delle tate di superyacht: professioniste che lavorano a bordo di imbarcazioni di lusso, occupandosi dei figli dei super ricchi mentre solcano i mari più esclusivi del pianeta. 

L’agenda piena (e molto ben pagata) di Ella Peters

Da quasi dieci anni, Ella Peters fa proprio questo. Durante l’alta stagione, da giugno ad agosto, il suo telefono non smette mai di squillare. Le richieste arrivano una dopo l’altra, spesso da famiglie benestanti di New York, dell’Europa e del Medio Oriente, tutte desiderose di assicurarle un posto a bordo per viaggi esclusivi e di lusso.

"Adoro questo lavoro", dice al Post. Il suo compenso? Circa 500 dollari al giorno, una cifra che può aumentare in base al numero e all’età dei bambini, ovviamente, senza contare le mance a quattro cifre. 

Quando il lusso nasconde richieste bizzarre e sacrifici

Naturalmente, non è tutto oro ciò che luccica. "Una famiglia di Bel Air voleva che facessi loro da tata su uno yacht per un mese intero, ma non mi era permesso di essere vista", ha raccontato Ella, ricordando una delle esperienze più assurde. E nel (pochissimo) tempo libero, ha aggiunto, "Dovevo restare confinata nella mia stanza".

Fortunatamente, si tratta di eccezioni. La maggior parte delle esperienze vissute dalla tata sono state straordinarie, anche se il tempo per sé resta comunque un privilegio. 

Tra giochi e sicurezza: il ruolo chiave della tata sulle onde

Eppure, ogni ora trascorsa tra giochi, attività e routine è ben retribuita. Le sue competenze, affermano in molti, valgono ogni centesimo. Peters, infatti, non è solo una babysitter: è una professionista altamente qualificata. Ha una formazione in primo soccorso pediatrico, un certificato penale immacolato, un’assicurazione specifica per tate, corsi sulla sicurezza in acqua e perfino una patente per moto d’acqua e pedalò. Requisiti essenziali per lavorare in mare aperto, dove sicurezza e prontezza non sono opzionali.

Dunque, mentre i genitori si godono il relax tra champagne e tramonti, a lei spetta il compito di tenere impegnati i piccoli tra giochi, bagni, pasti e coccole. Una routine intensa, certo, ma anche decisamente fuori dal comune.

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