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Credits: Getty Images
30 Giugno 2025
Redazione 105
Tra le insidie meno conosciute dell’estate ce n’è una che potrebbe sorprenderti per aspetto e pericolosità: si tratta del Panace Gigante, una pianta dall’aspetto imponente ma dal comportamento tossico, soprattutto nei mesi caldi. Non tutti la sanno riconoscere, ma imparare a farlo può fare la differenza tra una passeggiata tranquilla e un’ustione da ricordare a lungo.
La pianta può raggiungere anche i cinque metri e presenta grandi ombrelli di fiori bianchi, simili a quelli del finocchio selvatico. Ma è qui che si nasconde la trappola: sul suo fusto compaiono macchie violacee e peli sottili, segni distintivi di una specie non solo infestante, ma pericolosa per la salute umana.
La linfa di questa pianta contiene sostanze fotosensibilizzanti. Basta entrarne in contatto e poi esporsi alla luce solare perché sulla pelle si formino ustioni gravi, vesciche estese e, in alcuni casi, segni permanenti. E il contatto non deve nemmeno essere prolungato: a volte basta sfiorarla accidentalmente.
I luoghi dove è più facile incontrarla sono argini di fiumi, aree verdi poco curate, bordi delle strade o sentieri ombrosi. In caso di contatto sospetto, agisci subito: lava la pelle con acqua e sapone, copri la zona e evita l’esposizione al sole. E poi contatta un medico, anche in assenza di sintomi immediati.
In natura, la bellezza può ingannare. E in estate, sapere cosa evitare può salvarti la pelle. Letteralmente.