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Uno tsunami nel Mediterraneo? L’allarme degli scienziati

Il rischio è concreto anche per le coste europee: ecco dove potrebbe colpire e cosa ci attende secondo l’UNESCO

Uno tsunami nel Mediterraneo? L’allarme degli scienziati

02 Luglio 2025

Redazione 105

Quando pensiamo agli tsunami, li immaginiamo lontani, legati a oceani e terre esotiche. Ma secondo l’UNESCO, anche il Mediterraneo rischia di essere colpito. Gli scienziati parlano chiaro: entro il 2055, le probabilità di un evento simile sono tutt’altro che trascurabili.

 

Dove potrebbe colpire e perché è un pericolo reale

L’area più a rischio è il Mar di Alboran, tra Spagna e Nord Africa, dove due placche tettoniche si sfiorano. Un sisma improvviso potrebbe scatenare un’onda capace di raggiungere le coste europee in meno di mezz’ora. Anche un’onda alta solo un metro potrebbe causare danni gravi a porti, stabilimenti e villaggi costieri.

Negli ultimi 100 anni, il Mediterraneo ha già registrato circa 100 tsunami. Spesso non devastanti, ma comunque in grado di colpire aree densamente popolate e poco preparate.

 

Prevenzione e sistemi di allerta: a che punto siamo?

I Paesi rivieraschi stanno potenziando i sistemi di allarme rapido, con boe e sensori in grado di rilevare anomalie in tempo reale. Ma la vera sfida è culturale: sapere come agire nei primi minuti fa la differenza tra sicurezza e disastro.

Il Mediterraneo non è immune. E oggi più che mai, serve parlarne con lucidità per essere pronti, senza allarmismi, ma con la consapevolezza che la prevenzione resta l’unico vero scudo.

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