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Credits: Getty Images
09 Luglio 2025
Redazione 105
Il mondo del tennis saluta un’icona italiana. Fabio Fognini, il tennista sanremese di 38 anni si è ritirato. L'annuncio è giunto a sorpresa, con una conferenza stampa convocata dopo la sua partita del primo turno a Wimbledon contro Carlos Alcaraz.
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Visibilmente emozionato ha detto: “Questo è il modo migliore per dire addio”, spiegando come gli ultimi anni della sua carriera siano stati particolarmente difficili e fosse giunto il momento di essere onesto con se stesso. Nonostante la conclusione, ha sottolineato l'importanza che questo sport ha avuto e continuerà ad avere nella sua vita, affermando di conservare per sempre tantissimi bei ricordi. Ha poi dichiarato: “Ho giocato nell’era di Djokovic, Nadal e Federer. I migliori giocatori. Sono stato fortunato a vivere questa era”.
Successivamente Fabio ha rivelato il suo desiderio di continuare a giocare almeno fino al torneo di Monte Carlo del 2026, lo stesso torneo in cui, nel 2019, ha conquistato il titolo più prestigioso della sua carriera. Tuttavia l’intenzione di ritirarsi è chiara: “La vita va così. Sono felice di dire addio in questo momento. Non parteciperò ad altri tornei, lascio oggi”.
Una delle ragioni principali che lo hanno spinto a questa scelta risiede nella sua condizione fisica. Fognini ha ammesso di aver sofferto molto a causa degli infortuni negli ultimi anni, e ha riconosciuto che, alla sua età, diventa sempre più difficile recuperare dopo problemi fisici importanti e così ha ritenuto che fosse la migliore decisione da prendere.
Il tennista ha poi riflettuto sul suo percorso: “Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro, però penso di non poter chiedere un’uscita migliore. Stavo competendo male, ho subito infortuni che mi hanno portato a vincere poche partite e perdere ranking”.
Riguardo alla sua ultima partita a Wimbledon contro Carlos Alcaraz, Fognini ha spiegato che, pur esausto dopo i primi due set, l’inerzia della partita e la voglia di competere lo hanno motivato a continuare, creando un addio memorabile. Ha poi concluso: “È stato bello soprattutto il finale, il modo in cui sono uscito dal Centrale e il modo in cui sono andato negli spogliatoi. Queste cose valgono più di una sconfitta e farlo in questo campo qua, davanti alla mia famiglia, vale più di qualsiasi partita vinta”.