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Credits: Instagram @themerluzz
10 Luglio 2025
Redazione 105
Nell'ultimo mese, il web e i social media sono stati letteralmente invasi da un nuovo, enigmatico fenomeno: "skibidi boppy". Diventato rapidamente un vero e proprio trend virale, questo tormentone si manifesta attraverso video generati con l'intelligenza artificiale, un po' come i più noti "brainrot".
La creazione di queste clip è resa possibile grazie a Veo3 di Google, il sistema avanzato che permette di realizzare filmati a partire da un semplice prompt testuale.
Al momento, queste clip hanno una durata massima di otto secondi, che se anche pochi, sono sufficienti per dare vita a scene grottesche e surreali. I personaggi iniziano a volare e si tuffano in mare, dopo aver detto “skibidy boppy” seguito da un “Forza Napoli”.
Ma questa parola ha effettivamente senso? E da dove nasce questo tormentone estivo?
L’espressione, se pur apparentemente senza senso, sorprendentemente, affonda le sue radici nella storia musicale e culturale.
Come riporta AGI, il termine può infatti essere ricollegato alla musica afroamericana e allo scat singing. Questa tecnica, popolare negli anni Venti del Novecento, vedeva artisti leggendari come Ella Fitzgerald, Cab Calloway e Louis Armstrong utilizzare parole senza senso come “ba-doo-bap”, “shoo-be-doo” e appunto “skibidi-bop” quando l’improvvisazione prendeva il sopravvento sul significato delle parole.
Tuttavia, per comprendere come si è arrivati al fenomeno odierno è impossibile non menzionare la canzone "Skibidi" dei Little Big. Nel 2018, il collettivo elettro-pop russo lanciò questo brano, che in poco tempo divenne una hit globale.
Oggi, l'espressione ha trovato una nuova vita, diventando parte di un fenomeno digitale che avuto un impatto tale da spingere le persone ad imitare i comportamenti e le tendenze dei filmati generati dall’IA.
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