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Credits: Getty Images
28 Luglio 2025
Redazione 105
Non è fantascienza: come riportato da Fanpage, i ricercatori della Flinders University hanno appena creato una tecnica rivoluzionaria per estrarre oro da vecchi dispositivi elettronici in modo ecologico. E la cosa assurda? Per farlo usano un disinfettante per piscine e un polimero al solfuro. Altro che miniere d’oro: il futuro dell’oro potrebbe essere nei nostri cassetti pieni di smartphone rotti e computer dimenticati.
Ogni dispositivo contiene piccolissime quantità di questo metallo prezioso. È un conduttore perfetto, non si ossida e garantisce connessioni rapide nei circuiti. Da solo non fa la differenza, ma sommando tutto l’e-waste mondiale, si parla di tonnellate d’oro gettate via ogni anno.
Il trucco è un composto chiamato TCCA, normalmente usato per disinfettare l’acqua. Attivato con acqua salata, riesce a sciogliere l’oro presente nei circuiti. Poi entra in gioco un polimero speciale a base di zolfo – uno scarto industriale – che cattura e separa il metallo. Il risultato? Oro puro, pronto per essere fuso e riutilizzato.
E la parte migliore? Nessuna traccia di cianuro o mercurio, i due veleni con cui l’oro viene solitamente estratto in natura.
Questa nuova tecnica potrebbe rivoluzionare il modo in cui recuperiamo metalli preziosi, trasformando milioni di tonnellate di rifiuti elettronici in risorse di valore. I ricercatori stanno già lavorando per testarla su larga scala. Se funziona anche fuori dal laboratorio, potremmo dire addio alle estrazioni pericolose. E scoprire che, a volte, l’oro è davvero più vicino di quanto pensiamo.