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Come dire no alla proposta da damigella senza provocare drammi
Ma ci sono anche regole d’oro per le spose stesse
Essere scelta come damigella è un onore, certo, ma anche un impegno non da poco. Tra costi esorbitanti, gruppi WhatsApp senza fine e drammi organizzativi, non sempre si ha voglia di accettare. Cosa fare dunque se non te la senti? La cosa migliore è dirlo subito e con onestà. Meglio ancora se proponi un'alternativa: leggere un brano durante la cerimonia o aiutare nei preparativi senza dover indossare l’abito coordinato.
Come gestire una damigella “difficile”
Se invece sei la sposa e ti ritrovi con una damigella poco collaborativa o apertamente polemica, è il momento di affrontare la questione con tatto. Parlale in privato, senza coinvolgere il gruppo. Spesso chi crea problemi non si rende conto del proprio comportamento. Se la questione è economica o di tempo, si può mediare. Se invece è un problema di atteggiamento, forse è il caso di cambiare squadra.
Licenziare una damigella (senza sensi di colpa)
A volte, infatti, togliere a qualcuno il ruolo di damigella è l’unica via per sopravvivere al giorno più importante della tua vita. Fallo con gentilezza e chiarezza, spiegando che il ruolo non sta funzionando. Frasi come “Capisco se questo non fa per te” aiutano a disinnescare il conflitto. E no, non devi per forza invitarla al matrimonio se ha reso tutto più difficile.
Prevenire i drammi prima che inizino
La regola d’oro? Non scegliere le damigelle per obbligo. Se lo fai solo perché sei stata nella loro cerimonia o perché sono parenti, pensaci due volte. Servono persone che ti sostengano davvero. Anche essere trasparenti su costi, impegni e aspettative fin dall’inizio può evitare fraintendimenti e litigi.
Quando il gruppo non si sopporta
Un gruppo di damigelle formato da amiche, cugine e colleghe può diventare un campo minato. Se noti tensioni, evita i messaggi di gruppo e assegna compiti diversi. Non sei una terapeuta e non devi risolvere tutti i problemi relazionali della tua cerchia.