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credits: Getty Images
20 Agosto 2025
Redazione 105
Altro che “funghetti” da favola: questo è un vero villain da film apocalittico. Si chiama Candida auris ed è un fungo che i medici definiscono senza mezzi termini “una minaccia per l’umanità”. La sua specialità? Girare indisturbato negli ospedali di mezzo mondo, resistere a farmaci e disinfettanti e, quando colpisce, farlo con un tasso di mortalità stimato in circa un caso su tre.
Il DailyMail racconta un episodio che sembra la trama di un medical drama: un uomo di 34 anni, dopo un brutto incidente stradale, finisce in terapia intensiva con un trauma cranico e operazioni delicate al cervello. Passano settimane tra interventi, antibiotici e riabilitazione… finché, al 99° giorno di ricovero, ecco l’ospite indesiderato: la C. auris.
Per eliminarlo, i medici hanno messo in campo tutto l’arsenale: tre settimane di iniezioni antimicotiche, poi due farmaci per via endovenosa per 15 giorni e infine 11 giorni di compresse. Terapia interrotta solo quando il sangue ha dato il via libera. Risultato: dopo sette mesi di ospedale, il paziente è tornato a casa.
Questo fungo non è solo resistente: è un campione di sopravvivenza. Può restare sulla pelle e sugli oggetti per lunghi periodi, saltare da un paziente all’altro e arrivare ovunque — dal sangue al cervello, dai polmoni alle ossa.
Gli esperti spiegano che l’abuso di farmaci antimicotici, in medicina ma anche in agricoltura, ha reso la Candida auris sempre più tosta. E nei Paesi dove questi medicinali si comprano senza ricetta, il problema si amplifica.
Chi rischia di più?
Nel Regno Unito, ogni nuovo caso deve essere immediatamente segnalato alle autorità sanitarie per provare a bloccare eventuali focolai.
Morale: non serve allarmarsi, ma meglio sapere che là fuori c’è un fungo che non ha nulla a che fare con la pizza ai funghi… e che di “champignon” non ha proprio nulla.