Tutto news
Credits: Instagram @sarahluisafahr
15 Settembre 2025
Redazione 105
Sarah Fahr, centrale dell’Imoco Volley e campionessa del mondo, si è raccontata a Le Iene, vestendo per una sera il completo nero e la cravatta da iena. La sua intervista si è trasformata in un monologo potente, in cui la giocatrice ha condiviso il percorso che l’ha portata dall’essere una giovane atleta ferita e scoraggiata a diventare una campionessa internazionale.
Visualizza questo post su Instagram
Parlando della propria infanzia, Sarah ha ricordato: “Portavo il cognome di mia mamma prima di quello di papà e da questa differenza, da piccola, mi faceva pensare di essere importante. Di venire da un universo parallelo, che solo io potevo vedere. Così ho sempre creduto che se fossi stata capace di visualizzare i miei desideri più nascosti, invisibili agli altri, questi avrebbero preso vita. Come se la donna che ero e quella che sognavo di essere potessero esistere nello stesso istante. Forse per questo ho sempre visto due lati di Sarah: una scarsa e una forte, una che odiavo e una che amavo”.
Sarah ha ripercorso i momenti più difficili, in particolare i due traumi al ginocchio che hanno minacciato la sua carriera. “Oggi, da campionessa del mondo, ricordo la Sarah ferita, a terra, con il ginocchio rotto per ben due volte. Un trauma che ho superato grazie alla convinzione che la vita ti offre sempre il momento giusto per reagire”. La sua capacità di reagire è nata dall’ispirazione di incontri significativi, come quello con un libraio che lottava da anni per superare le proprie difficoltà fisiche senza lamentarsi. Questo incontro le ha permesso di visualizzare il percorso verso la vittoria, dimostrando come la determinazione possa trasformare la sofferenza in forza.
La campionessa ha sottolineato come la fatica sia ripagata dall’emozione di chi la segue, dalle persone che trovano coraggio e ispirazione nel suo esempio. “La stessa luce che ho incrociato qualche tempo fa negli occhi emozionati delle ragazze volontarie che pulivano il campo dopo una finale. A loro ho regalato le mie scarpe, sperando che quel gesto possa aiutarle a sognare, a trovare il coraggio di immaginarsi e di vedersi lì al mio posto, anche loro come me e le mie compagne campionesse” ha raccontato.
Il messaggio di Sarah Fahr va oltre il volley: parla di resilienza, di sogni coltivati nonostante gli ostacoli e di come il coraggio possa ispirare chi ci circonda. La sua storia è una lezione di determinazione e umanità, capace di toccare chiunque, sportivo o meno, ricordando che i veri traguardi nascono dalla forza di rialzarsi.