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La ragazza cresciuta di 35 cm grazie alla chirurgia: la sua storia

Chandler ha sconfitto i limiti del nanismo, guadagnando 35 cm di altezza e la libertà

La ragazza cresciuta di 35 cm grazie alla chirurgia: la sua storia

Credits: Getty Images

15 Settembre 2025

Redazione 105

Chandler Crews è diventata, con la sua storia, un simbolo di forza e indipendenza. Nata nel Maryland con l'acondroplasia, una patologia genetica che altera lo sviluppo osseo, Chandler ha convissuto per anni con i suoi 116 centimetri di statura. 

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Da 116 cm a 150 cm: la storia di Chandler Crews

La sua condizione, causata da una mutazione del gene FGFR3, ha un impatto profondo sulla vita quotidiana. Le persone affette da questa malattia, che spesso nascono da genitori di statura normale, possono infatti affrontare complicazioni fisiche come statura ridotta, arti sproporzionati e dolori articolari, pur mantenendo intatte le proprie capacità cognitive.

A 16 anni, Chandler ha intrapreso un coraggioso cammino di trasformazione presso il Rubin Institute for Advanced Orthopedics di Baltimora. Nel 2010 si è sottoposta al primo intervento alle gambe, un processo che le ha permesso di guadagnare centimetri preziosi e maggiore stabilità. 

 

La chirurgia che l'ha fatta crescere di 35 cm

Dopo mesi di riabilitazione, ha dovuto imparare nuovamente a camminare e nel 2013, un secondo e più moderno intervento l'ha portata all'altezza di 150 cm. Questo percorso non si è fermato qui: l'allungamento delle braccia le ha garantito un'indipendenza inestimabile, permettendole di svolgere da sola azioni quotidiane come lavarsi i capelli o guidare.

La sua non è stata una ricerca di normalità, ma di funzionalità, come spiega nel suo sito web: "Non volevo aspettare che il mondo cambiasse per adattarsi a me. Ho deciso di cambiare per me stessa, per essere più autonoma e libera".

 

The Chandler Project: una missione per gli altri 

Dopo aver conquistato la propria indipendenza, Chandler ha trasformato la sua esperienza in una missione, fondando The Chandler Project. Questa organizzazione no-profit offre supporto a chi convive con il nanismo, promuovendo la ricerca e fornendo aiuto concreto.

Il suo messaggio finale è un potente invito a tutti: "Sto lavorando per dimostrare che ognuno può scegliere come vivere con questa condizione, senza subire passivamente i limiti imposti dal corpo o dalla società”.

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