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credits: Getty Images
24 Settembre 2025
Redazione 105
Gli esseri umani stanno vivendo una "grande transizione evolutiva", un fenomeno in cui il ritmo del nostro sviluppo è accelerato non dalla genetica, ma dalla cultura e dalla tecnologia. Questo cambiamento radicale nel nostro percorso evolutivo è il centro di un nuovo studio che mette in discussione le vecchie teorie.
Secondo i ricercatori Timothy M. Waring e Zachary T. Wood, il nostro benessere dipende ormai molto più dal paese in cui viviamo e dalle nostre abilità culturali che dalla biologia con cui nasciamo.
Semplicemente, la cultura accumula soluzioni ai problemi a una velocità impensabile per l'evoluzione genetica e questo passaggio epocale segna un momento cruciale per l'intera specie.
"L'evoluzione umana sembra cambiare marcia", spiega Waring. "Quando impariamo abilità utili, istituzioni o tecnologie l'uno dall'altro, stiamo ereditando pratiche culturali adattive. Analizzando le prove, scopriamo che la cultura risolve i problemi molto più rapidamente dell'evoluzione genetica. Ciò suggerisce che la nostra specie si trova nel mezzo di una grande transizione evolutiva".
Per dimostrare questa teoria, gli scienziati citano la pandemia di COVID-19. La rapida cooperazione globale ha portato allo sviluppo di un vaccino in tempi record, creando un "sistema immunitario nazionale" basato sulla collaborazione e sulla scienza, e non sulla biologia.
Il futuro della specie dipenderà sempre più dalla forza e dall'adattabilità delle nostre società. Il nostro successo non sarà determinato dai geni, ma dalla capacità collettiva di collaborare e imparare per affrontare le sfide future.
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