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Il caffè più costoso del mondo si beve a Dubai: record storico
Dubai entra nel Guinness World Record con una miscela di Panama Esmeralda Geisha servita in un calice di cristallo dal valore di 580 euro
Recentemente è stato raggiunto un nuovo Guinness World Record. Si tratta della tazza di caffè più costosa al mondo. Il primato è stato raggiunto dalla catena di caffetterie Roaster a Dubai che ha servito una tazza della sua miscela al prezzo sbalorditivo di 2.5000 AED, circa 580 euro. La cerimonia si è tenuta nel cuore di Downtown Dubai, dove un giudice ha consegnato il prestigioso riconoscimento.
Perché il caffè a Dubai è così pregiato e come viene servito
Il valore di questa bevanda risiede nell'utilizzo di chicchi di altissima rarità e in un rituale di degustazione meticoloso. Il caffè è stato preparato con tecniche raffinate e servito in un calice di cristallo personalizzato.
La miscela è composta da chicchi della miscela di Panama Esmeralda Geisha, celebre a livello internazionale per le sue note floreali, fruttate e agrumate, che garantiscono un'esperienza sensoriale unica. Gli acquirenti hanno completato il loro assaggio con un dessert in omaggio.
Dubai e il lusso: dal caffè record agli hotel più alti del mondo
Questo record riflette il crescente potere di Dubai nel mercato del caffè: solo il mese scorso, una startup nata da pochissimo ha scioccato l'industria del caffè aggiudicandosi all'asta l'intero lotto di 20 kg di pregiati chicchi Geisha per circa 513.400 euro, un prezzo record che si attesta intorno ai 26.000 euro al chilogrammo.
Il primato si aggiunge ad una lunga lista, inclusa l'imminente apertura del Ciel Tower Hotel, destinato a diventare l'hotel più alto del mondo con la sua "piscina a sfioro più alta del mondo".
Nonostante le cifre record, l'Italia mantiene un ruolo cruciale nel settore, stando al terzo posto al mondo per l'importazione di caffè verde e al secondo nella UE per volumi di export di caffè torrefatto, con un valore che supera i 2,3 miliardi di euro. Le principali fonti di importazione restano Brasile, Vietnam, Uganda, India e Indonesia.