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Francesco Totti: “Io nello staff di Spalletti? Tanto non mi chiama”

Totti e Spalletti, otto anni dopo: un incontro all’insegna dell’ironia e del punzecchiarsi

Francesco Totti: “Io nello staff di Spalletti? Tanto non mi chiama”

Credits: Getty Images

30 Ottobre 2025

Redazione 105

A volte il tempo non cancella i legami, li trasforma. È ciò che sembra accadere tra Francesco Totti e Luciano Spalletti, protagonisti di un nuovo e inatteso incrocio, otto anni dopo quel 2017 segnato dal ritiro del capitano della Roma e dalle tensioni che divisero i due. L’occasione è stata la presentazione di uno spot per i 140 anni di un noto amaro, dove Totti e Spalletti si sono ritrovati a condividere la scena, tra battute e un pizzico di nostalgia.

 

Il siparietto che ha fatto sorridere tutti

Durante l’evento milanese, l’ex numero dieci giallorosso è stato inevitabilmente interrogato sul suo ex allenatore, oggi di nuovo al centro del dibattito calcistico. Alla domanda su un’ipotetica collaborazione futura, Totti ha risposto con la consueta ironia: “A me? Ma tanto non mi chiama. Non lo fa, ha il suo staff”. Quando poi i giornalisti hanno insistito chiedendo cosa farebbe se Spalletti lo chiamasse davvero, l’ex capitano ha sorriso: “Risponderò. Sì o no? Eh, ora vuoi sapere troppo. Già che rispondo è tanto”.

Poco dopo, è arrivato lo stesso Spalletti, che gli ha chiesto scherzosamente di restare al suo fianco durante le interviste. Totti, pronto alla replica, ha chiuso la scena con un colpo da maestro: “Ho parlato due minuti di te. Ho già detto che non ti farò il secondo”. Al che Spalletti ha ribattuto: “Ma posso fare io il secondo a te”. E Totti, con la sua ironia inconfondibile, ha concluso: “No, tu sei allenatore. Io un magazziniere”.

 

Il passato difficile tra i due 

Un botta e risposta che arriva dopo anni veleni e scontri fuori e dentro il campo. Totti ha infatti più volte accusato Spalletti di essere stato tra i “fautori” del suo addio al calcio. Nemmeno una settimana fa, l’ex capitano della Roma ricordava com’era andata all’epoca: “Spalletti nel 2016 arrivò alla Roma per farmi smettere, assecondato dalla società. Con lui ogni volta c’erano problemi, nei miei confronti era uno Spalletti opposto rispetto a quello del 2005. Lui forse è convinto che io lo abbia fatto allontanare prendendo al suo posto Ranieri, ma non è vero: la dirigenza convocò me e altri giocatori per chiederci chi volessimo tra Mancini, Ranieri e altri”.

E ancora aveva aggiunto: “Sul mio addio, fu la società a dirmi che dovevo smettere: un giorno vennero a casa a dirmi che avrei giocato l’ultimo derby. Io non sono stupido, sapevo che prima o poi avrei dovuto smettere ma mi sentivo ancora bene di gambe e di testa. Forse in quell’occasione mi ha deluso più la Roma rispetto a Spalletti, secondo me davo fastidio. Avevo detto che avrei giocato pure gratis, per la Roma avrei dato tutto”.

 

Il presente e il futuro secondo Totti

Oltre allo scambio di battute, Totti ha commentato alcuni temi caldi del momento tra cui l’esonero di Igor Tudor. “Se mi aspettavo che Tudor potesse essere esonerato? Sinceramente no, però la Juventus è una grande società e sa quello che fa. Mi dispiace per Tudor, però questo è il calcio” ha detto con la consueta lucidità. Sul fronte romanista, Totti si è mostrato fiducioso: “La Roma prima in classifica è un’emozione grande, ma serve a poco se non si mantiene il percorso. Penso che possa tornare in Champions il prima possibile”.

@gianlucadimarziocom

️ Spalletti e Totti di nuovo insieme? L’ex capitano della Roma esclude: “Non mi chiama” ️ Totti si rivolge poi all’allenatore e con tono scherzoso gli dice: “Non ti faccio da secondo. Tu sei l’allenatore, io il magazziniere”

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