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All’asta per 10 milioni il water con 100 kg d’oro di Cattelan

Il ritorno dell’opera più provocatoria di Cattelan fa già discutere

All’asta per 10 milioni il water con 100 kg d’oro di Cattelan

05 Novembre 2025

Redazione 105

L’artista italiano Maurizio Cattelan torna a far parlare di sé per via della sua creazione più controversa: “America”, il water d’oro a 18 carati che nel 2016 scatenò curiosità e polemiche quando fu installato al Guggenheim Museum di New York. Perfettamente funzionante e realizzato con oltre 100 chili di oro massiccio, l’opera permetteva ai visitatori di usarla come una normale toilette, un’esperienza definita dal museo “un’intimità senza precedenti con l’arte”.

Tre anni dopo, nel 2019, la scultura venne rubata dal Blenheim Palace in Inghilterra, residenza natale di Winston Churchill, dove era stata reinstallata per una mostra temporanea. Da allora, di quella versione non si è saputo più nulla.

 

All’asta da Sotheby’s a New York

Ora, un altro esemplare di “America” torna protagonista grazie alla casa d’aste Sotheby’s, che lo proporrà il 18 novembre nella The Now and Contemporary Evening Auction. Il prezzo di partenza sarà di circa 10 milioni di dollari, calcolato sul valore effettivo dell’oro, che potrà variare con l’andamento del mercato fino al giorno dell’asta.

Secondo David Galperin, responsabile per l’arte contemporanea di Sotheby’s a New York, Cattelan è “un provocatore globale”, capace di trasformare un oggetto quotidiano in una riflessione ironica sul valore del denaro, del potere e dell’arte stessa. Non a caso, il riferimento più diretto è a “Fountain” di Marcel Duchamp, il celebre orinatoio che rivoluzionò il concetto di opera d’arte nel XX secolo.

 

Tutte le provocazioni di Cattelan 

Del resto, America non è un caso isolato nel percorso dell’artista. Cattelan ha firmato opere ormai iconiche come “Him” (2001) – la scultura di Hitler inginocchiato venduta per oltre 17 milioni di dollari – e “Comedian” (2019), la banana attaccata al muro con nastro adesivo, battuta all’asta per 6,24 milioni di dollari. Senza dimenticare “La Nona Ora” (1999), la rappresentazione di Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, venduta per 2,34 milioni di dollari.

 

Una denuncia alla contraddizione tra lusso e quotidianità

Cattelan ha spiegato che l’idea nacque da un pensiero pratico: “in un museo esistono molti spazi sacri, tranne il bagno”. Da qui, la decisione di fondere un comune water in oro e reinstallarlo con la stessa funzione, ribaltando le regole dell’arte e dell’esposizione museale.

Con “America”, l’artista denuncia la contraddizione tra lusso e quotidianità, offrendo una satira sul consumismo e sull’ossessione per il valore materiale. L’opera, come spesso accade nel lavoro di Cattelan, divide critica e pubblico, ma conferma la sua posizione di punta nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Un gabinetto d’oro, dunque, ma anche uno specchio della società moderna, in cui tutto – perfino l’arte – può essere misurato in carati.

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