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Credits: Instagram @marcmarquez93
10 Novembre 2025
Redazione 105
La domanda che tanti appassionati di motociclismo si stanno ponendo in questi giorni è: come sta davvero Marc Marquez? Dopo l’incidente di Mandalika con Marco Bezzecchi, il campione spagnolo di Motogp sta affrontando un recupero che, secondo il suo entourage, procede meglio del previsto. A spiegarlo è stato il suo nuovo manager, Jaime Martinez, che ha definito la situazione con parole che invitano alla calma ma lasciano intravedere ottimismo.
“Si tratta di un infortunio grave che richiede molta pazienza” ha dichiarato Martinez, chiarendo però che “rivedremo Marc in moto molto presto”. Parole che alimentano una speranza: quella di vedere il numero 93 già nei test di Valencia, anche solo per pochi giri di prova. Se inizialmente si pensava ad un breve stop, le cose erano apparse più serie lo scorso 13 ottobre quando Marquez era stato operato alla scapola dopo che la frattura del coracoide e la lesione legamentosa riscontrati nei primi esami post infortunio non stavano fornendo sufficienti segni di stabilizzazione.
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L’umore di Marquez – che già prima della caduta aveva vinto matematicamente il titolo 2025 – resta sorprendentemente alto. Tra scherzi social col fratello Álex e videochiamate con gli ex compagni del team Gresini, il pilota dimostra di non aver perso la sua ironia. La spalla, certo, è ancora un punto delicato – a cui si aggiunge anche la presenza di una vite piegata, come confermato dai medici – ma nulla che possa spegnere la determinazione di chi ha già superato sfide ben peggiori.
Secondo le parole di Martinez, “Marc sta seguendo attentamente tutte le raccomandazioni dei medici e stiamo solo aspettando il momento giusto per tornare”. Ogni giorno, aggiunge, “cerca di migliorare e di far sì che il suo braccio migliori sempre di più”. Il ritorno, dunque, non sembra lontano, ma tutto dipenderà dal via libera dei dottori.
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L’ipotesi di vedere Marquez in sella già a Valencia è affascinante, ma poco sensata. Forzare i tempi ora significherebbe rischiare troppo, soprattutto considerando che la nuova Desmosedici non sarà radicalmente diversa da quella che il pilota conosce già. Molto più probabile che il fuoriclasse spagnolo si presenti nel paddock in abiti civili, pronto a collaborare con Gigi Dall’Igna e il team Ducati per pianificare la prossima stagione. Niente tuta, dunque, ma tanta strategia perché la fretta potrebbe peggiorare una situazione già complicata visti i tanti infortuni proprio su quel braccio.