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Credits: YouTube @Oscars
17 Novembre 2025
Redazione 105
Dopo oltre quarant’anni di carriera, Tom Cruise conquista finalmente il suo primo Oscar, un riconoscimento che arriva sotto forma di premio onorario ai Governors Awards. La cerimonia, ospitata al Ray Dolby Ballroom, ha messo al centro una figura che raramente ha rallentato, continuando a spingersi oltre i limiti sia narrativi che fisici. Per un attore che ha costruito gran parte della sua identità professionale sul rischio e sull’ossessione per il perfezionismo, questo premio arriva come una sorta di sigillo istituzionale su un percorso già ricco di mito.
L’Academy ha motivato l’onorificenza sottolineando l’eccezionale contributo alle arti cinematografiche, una frase che nel caso di Cruise assume un significato concreto: dai drammi come Nato il 4 luglio e Jerry Maguire ai blockbuster d’azione, l’attore ha attraversato epoche e linguaggi, influenzando generazioni di spettatori. A consegnargli la statuetta è stato Alejandro G. Iñárritu, che lo ha diretto nel film in uscita il prossimo ottobre, suggellando l’incontro tra due sensibilità artistiche molto diverse ma evidentemente complementari.
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Sul palco, Cruise si è mostrato emozionato e ha lasciato emergere il nucleo della sua relazione con il cinema nel discorso pronunciato. Ha infatti affermato: “Il cinema mi aiuta ad apprezzare e rispettare le differenze, a vedere la nostra umanità condivisa. In sala ridiamo insieme, proviamo insieme, speriamo insieme. Questa è la forza di quest’arte. È per questo che conta, è per questo che conta per me. Quindi fare film non è ciò che faccio, è ciò che sono”. Poi ha ricordato un aneddoto d’infanzia: “Ero solo un bambino in una sala buia. La luce del proiettore tagliava la stanza e sembrava esplodere sullo schermo. Improvvisamente il mondo era molto più grande di quello che conoscevo. Quelle immagini hanno aperto la mia immaginazione, mi hanno fatto desiderare l’avventura, la conoscenza, il racconto”.
Sebbene abbia appena concluso Mission: Impossible – The Final Reckoning, presentato a Cannes come l’ultimo capitolo della saga, Cruise non sembra intenzionato a fermarsi. Il film con Iñárritu, atteso per l’autunno, rappresenta un’altra svolta in un percorso che non ha mai smesso di reinventarsi. La serata ha celebrato anche Dolly Parton, Debbie Allen e Wynn Thomas, ma l’intervento di Cruise ha lasciato un segno speciale, chiudendosi con una promessa fatta con la sua solita determinazione: “Farò tutto ciò che posso per questo mestiere, per proteggere ciò che rende il cinema così potente. Sperando senza troppe altre ossa rotte”.
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