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“Ragazze facili” di Cesare Cremonini: testo, significato del brano
"Ragazze facili"di Cesare Cremonini non parla di donne, ma dell'illusione dell'uomo per nascondere la propria fragilità emotiva
Ad un anno dalla versione originale Ragazze facili esce di nuovo sotto una nuova veste nel nuovo album Cremonini Live 25.
“La sera in cui ho scritto “Ragazze Facili” ho preso il telefono e ho registrato il primissimo demo vocale della canzone. A volte lo riascolto perché in questi frammenti è intrappolato un momento incredibile. Ancora non ci sono un paio di cambi di accordi, il testo forse è persino migliore, ma di sicuro c’è l’anima. Dopo aver registrato questo mi sono spostato di camera da letto e ho dormito con lei. Il giorno dopo alle 8 di mattina ero sveglio e lei pronta per essere registrata.” - ha scritto il cantante sui social.
Il significato
Il brano non parla di femminilità né indulge nella retorica del “lei”. Al contrario, sposta il focus sull'uomo, analizzandone la fragilità e i meccanismi di difesa che attiva per proteggere il cuore dalla sofferenza.
“Ragazze facili” incide il momento preciso in cui un uomo si toglie la maschera. Le ragazze facili non esistono, sono fantasmi della mente, alibi che lo inseguono fino al momento in cui compie l’atto più rivoluzionario e importante: trovare il coraggio di amare davvero.” - ha affermato Cesare.
Le "ragazze facili" diventano così un’immagine, una scorciatoia mentale che l’uomo crea per non affrontare un dolore più profondo. Un rifugio che non esiste, un’illusione che crolla nel momento in cui la maschera si incrina.
Il testo
Il testo è il lucido racconto di un uomo che realizza che l'unica via d'uscita è ammettere e chiamare per nome le proprie debolezze.
Losche avventure sentimentali
Nate in un angolo della città
Sotto due lune che sembrano uguali
Ragazze facili, facili, come va?
Sai che non vivo più se ti allontani
Vienimi a prendere stasera al bar
Facciamo un giro per tutti i locali
In alto i calici, calici di felicità
Voglio vedere che faccia ha un giorno senza pietà
E se è una cosa normale che ti voglio parlare
E dirti: "Ciao, come va?"
Ah, e come si fa? Eh, eh, eh, eh
Farsi ancora del male
Ancora le pare
Per una storia d'amore
Che poi se ne va
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Poche parole, troppe seghe mentali
Anche se fuori piove, hai messo gli occhiali
Vuoi camminare sotto a un temporale
E siamo fradici, fradici di felicità
Vieni a vedere che faccia ha un giorno senza pietà
Lo sai, è una cosa normale che non riesco parlare
E dirti: "Ciao, come va?"
Ah, ecco come si fa, eh, eh, eh, eh
A farsi ancora più male
Ancora le pare
Per una storia d'amore, amore, amore
Che non se ne va
Lo sai tenere un segreto? (Ah-ah-ah)
Che devo essere sicuro (ah-ah-ah)
Che se comincia davvero, davvero, davvero
Tu non lo dici a nessuno
Stasera sono uscito (facili, facili)
Solo per far casino (facili, facili)
E bere vino fino a mattino con quel mio vecchio amico
Che è sempre in giro (facili, facili, facili)
E adesso è un mito (facili, facili)
Ma ovunque vada è te che vedo e già mi maledico
Sono riuscito a farti perdere il treno
Tu con l'anima in pena, io che rido e che impreco
E, sì, ma forse ci credo che anche tu sei felice
Che la mia vita sbagliata è un regalo del cielo
E quando ridi ci credo, io quando ridi ci credo
E quando ridi ci credo, ci credo, ci credo
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili