“Miracolo nella 34ª strada”: trama e curiosità sulla pellicola

Miracolo nella 34ª strada è un film del 1994 diretto da Les Mayfield, remake del celebre classico del 1947. La pellicola vede protagonista Richard Attenborough nei panni di Kris Kringle, un uomo anziano che sostiene di essere il vero Babbo Natale. La storia, ambientata a New York durante il periodo natalizio, combina magia, umorismo e riflessioni sulla fede, la fiducia e il potere dei desideri innocenti dei bambini.

La trama del film

La vicenda inizia il giorno del Ringraziamento, quando Tony, il Babbo Natale dei grandi magazzini Cole, viene sorpreso ubriaco durante la sfilata natalizia. Al suo posto viene assunto Kris Kringle, che grazie al suo aspetto e al suo comportamento gentile conquista subito i bambini, eccetto Susan Walker, la figlia diffidente della direttrice Dorey Walker. Kris non solo interpreta il ruolo di Babbo Natale, ma sostiene con convinzione di essere realmente lui. La bambina, con l’aiuto del suo amico Bryan Bedford, un avvocato, impara gradualmente a credere nella magia del Natale grazie alle parole e alla presenza di Kris.

Il conflitto e il processo

Il film prende una svolta quando i magazzini concorrenti, i Lanbergh, cercano di screditare Kris, facendolo arrestare e rinchiudere in una clinica psichiatrica. A questo punto entra in scena Bryan, che insieme a Dorey si batte per dimostrare in tribunale che Kris è davvero Babbo Natale. La scena culminante del processo mostra come la fiducia e la speranza dei bambini possano influenzare anche la giustizia: Susan, mostrando al giudice una banconota con la scritta “In God we trust”, contribuisce a scagionare Kris, simboleggiando che credere può rendere reale l’impossibile.

Il miracolo e la realizzazione dei desideri

Dopo il processo, Kris aiuta Dorey e Bryan a riconoscere i propri sentimenti, portandoli al matrimonio subito dopo la messa di mezzanotte. La mattina di Natale, Susan scopre che i suoi desideri si sono avverati: ha ricevuto una casa, un papà e, come sorpresa finale, anche un fratellino in arrivo. Il film trasmette così un messaggio universale: la magia del Natale risiede non nei regali, ma nell’amore, nella famiglia e nella fiducia reciproca.