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I momenti più imbarazzanti del primo appuntamento
Quando c’è da dare il meglio di noi, ecco che esce il peggio…
Il copione è il classico: “ci vediamo per una birra?”, probabilmente l’invito più vecchio del mondo. Si accetta con un sorriso, si mandano trenta messaggi agli amici e infine ecco che arriva il momento di panico: cosa vuol dire ci vediamo per una birra? Usciamo, parliamo di lavoro per rompere l’imbarazzo e poi mi riporti a casa? Oppure usciamo, iniziamo a lanciarci l’uno delle braccia dell’altro e finisco da te a dormire? Ti piaccio o non avevi di meglio da fare stasera? Ti vedi già sposato all’Ikea il sabato pomeriggio o fino a quando non arriva l’antennista hai la televisione fuori uso?
Il primo appuntamento è un insieme di insicurezze e ansie, anche se è il momento in cui cerchiamo di dare il meglio di noi stessi. Un cocktail mortale. Quante volte è capitato di uscire con qualcuno solo per pura curiosità, senza secondi fini, mentre l’altro aveva male interpretato la cosa o viceversa? O magari vi eravate preparati di tutto punto quando ha iniziato a piovere ed eravate senza ombrello.
Ecco alcuni dei momenti più imbarazzanti durante la prima uscita con qualcuno.
1. Quando ci prepariamo di tutto punto e immancabilmente finiamo per essere estremamente fuori luogo (tacchi ¢ro sociale, oppure camicia & kebab).
2. Quando andiamo al cinema con la nuova conquista e parte una scena di sesso sullo schermo.
3. Quando l’altro riceve un messaggio o una telefonata e ci troviamo a non saper assolutamente cosa fare per ingannare il tempo.
4. Quando non si sa cosa dire e s’inizia a discutere della bellezza del mobilio del locale.
5. Quando cerchiamo di bloccare ogni funzione corporale imbarazzante.
6. Quando l’altro inizia a parlare di un argomento e non abbiamo la minima idea di cosa stia parlando e improvvisiamo con la consapevolezza che ormai il danno è fatto ed è meglio continuare a fingersi un pozzo di sapienza.
7. Quando facciamo una battuta che non fa ridere (livello imbarazzo: 100).
8. Quando arriva il conto e non sappiamo se dobbiamo offrire, dividere o pagare.
9. Quando ci prepariamo al grande evento spiando la futura preda su tutti i social disponibili sentendoci quattordicenni in tempesta ormonale.
10. Quando arriva il momento di salutarci e passano circa quaranta minuti prima di separarci perché non sappiamo cosa fare.
11. Quando torniamo a casa e non sappiamo chi deve scrivere cosa e se dobbiamo scrivere noi per primi.
12. Quando dobbiamo spiegare a qualcuno che è meglio non vedersi più, ma lo facciamo con un giro di parole così intricato che l’altro non capisce e risponde “anche a me è piaciuta la serata”.
13. Quando dobbiamo spiegare a qualcuno che vorremmo vederlo ancora, ma esageriamo e scriviamo cose tipo “la tua sensibilità per i cuccioli di lamantino mi ha toccato nel profondo”.