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Ecco come il DNA conferma che il cane è il miglior amico dell'uomo

Uno studio afferma che i cani sono geneticamente portati a rapportarsi con gli esseri umani.

Che il cane sia il migliore amico dell’uomo non è solo un famoso detto, confermato da secoli di cooperazione tra uomini e animali, ma da oggi è anche una certezza scientifica.

Un team di studiosi dell’università di Linkoping (Svezia) ha infatti scoperto come i cani siano geneticamente portati a rapportarsi “amichevolmente” con l’essere umano.

La ricerca, svolta analizzando il DNA di 190 beagle, ha rivelato come alcuni geni siano associati a determinati comportamenti sociali, come il rimanere nelle vicinanze dell’uomo e di attirarne l’attenzione.

Il comportamento degli animali è stato analizzato sottoponendoli a un “gioco” senza soluzione: dovevano far scivolare 3 coperchi per raggiungere una ricompensa, ma uno di questi era bloccato. A questo punto “qualcosa” li ha spinti a voltarsi verso l’uomo fissandolo negli occhi e avvicinandosi per cercare cooperazione.

Le analisi del DNA di questi beagle ha evidenziato come in questi animali sia presente un marcatore genetico nel gene SEZ6L, relativo al tempo che si passa a stretto contatto fisico con gli uomini, e altri due marcatori nel gene ARVCF, associati alla ricerca del contatto umano.

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