08 Novembre 2016
È grande due volte il Texas o, se preferite, come la somma di Francia e Spagna e, per questo motivo, si aggiudica la “medaglia” di parco marino più grande del mondo.
Si tratta del Ross Sea, conosciuto anche come “ultimo oceano”, la baia dell’Antartide collocata tra le Terre della regina Victoria e Terra Marie Byrd, per oltre metà della sua estensione ricoperta da una spessa coltre di ghiaccio e unico ecosistema marino intatto della Terra.
Il mese scorso, precisamente il Il 28 ottobre, i 24 Paesi dell’Unione Europea che formano la Commissione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (CCAMLR), hanno finalmente raggiunto (dopo 5 anni!) un’intesa per l’istituzione di questa immensa riserva naturale di ben 1,55 milioni di chilometri quadrati.
Lo storico accordo è stato siglato a Hobart, in Australia, e prevede divieto assoluto di pesca tranne per un’aerea specifica e solo a scopo di ricerca.
Da dicembre 2017 tutta la baia sarà dichiarata protetta per una durata di 35 anni.
Per Leonardo Tunesi, biologo marino e direttore del III Dipartimento di biodiversità dell'Ispra, si tratta di «un'intesa fondamentale per il mantenimento della biodiversità, non solo per gli obiettivi raggiunti ma anche per dare una nuova spinta all'accordo già preso nel corso della Convenzione sulla Diversità Biologica (Cdb) e firmato dalla maggior parte dei Paesi del mondo, tra cui anche l'Italia, per fare in modo che entro il 2020 il 10% delle superfici marine mondiali vengano protette. Ad oggi non siamo neanche arrivati al 3 o 4 per cento. Anche se siamo molto lontani, questa intesa rappresenta un significativo balzo in avanti».
foto da Wikipedia