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02 Dicembre 2016
L'Italia è cambiata. Secondo il 50esimo rapporto annuale del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, nel nostro Paese si fanno pochi figli e sempre più avanti con l'età, colpa della crisi economica e della lunga coda dei suoi effetti, tutt'ora percepiti nonostante i piccoli segnali di ripresa. I dati dicono che la ricchezza dei giovani “è inferiore del 41% rispetto a quella dei sessantenni, che stanno sempre meglio. Per gli over 65, infatti, il reddito è aumentato del 24,3%”. La ricchezza dei Millennial, i giovani del nuovo millennio, è diminuita del 4,3% rispetto ai coetanei del decennio precedente, un trend sorprendente se si considera che la ricchezza degli italiani è cresciuta del 32,3%, con un picco dell'84,7% per gli anziani.
La forbice tra i giovani e il resto della popolazione si sta lentamente allargando, un dato preoccupante visto che spetta proprio ai nati nel nuovo millennio la crescita futura. I dati del Censis evidenziano come nel 1991 i redditi dei giovani erano maggiori del 5,9% rispetto alla media della popolazione.
Crescono i laureati, +13,1%, ma non si legge più. Lo scorso anno ha letto almeno un libro solo il 42% degli italiani sopra i 6 anni. Alla lettura si preferisce la Tv, basti pensare che il 97,5% dei nostri connazionali la guarda con regolarità. Anche i quotidiani non riscuotono più il gradimento di un tempo, con un calo del 26,5% nel periodo tra 2007 e il 2016. Un lieve incremento, viceversa, si registra nei quotidiani online, con +1,9% nell'ultimo anno, e per i siti di informazione, che si attestano a +1,3%. Tra le preferenze dei giovani italiani c'è Facebook, utilizzato come principale mezzo di informazione da più di un italiano su tre (!), percentuale che batte anche i motori di ricerca, scelti dal 19,4% della popolazione.
L'utilizzo degli smartphone si allarga a macchia d'olio, tanto che nell'ultimo anno è aumentato del 12%, una crescita senza eguali rispetto ad ogni altro "device". Ben 65 italiani su 100 ne utilizzano uno, e la percentuale si allarga se parliamo di giovani tra 14 e 29 anni, dove si sfiora l'89,4%. È connesso a internet il 73,7% degli italiani, ma se parliamo di "under 30", la percentuale cresce fino al 95,9%. In soli 10 anni la comunità internet italiana è cresciuta dal 45,4% del 2007 al 73,7% del 2016.
Dai dati Censis emergono anche informazioni confortanti sulla consapevolezza della popolazione riguardo l'ambiente. Per esempio, gli italiani scelgono oggi più auto a bassa emissione di anidride carbonica. Se nel 2008 i consumi di CO2 erano 144,3 grammi per chilometro, nel 2016 si è scesi a 114,8 gr/km. Si vendono più auto ibride ed elettriche, insomma, e il 65,1% degli italiani ha dichiarato di voler acquistare in futuro una vettura a basse emissioni, percentuale che aumenta al 78,3% se si analizza la fascia d'età 18-24 anni. Bene anche il cosiddetto "car sharing", popolare tra i giovani, che ne fanno uso al 55,8%, contro un dato più generale che corrisponde al 38,5%.