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Tatuaggi e piercing su bambini: è allarme

La denuncia arriva dal Bambin Gesù di Roma: colpa dei genitori che incoraggiano i propri figli.

Tatuaggi e piercing su bambini: è allarme

02 Febbraio 2017

Negli ultimi tempi la moda di tatuaggi e piercing è letteralmente dilagata. Se prima l'eccezione era colui o colei che aveva un tatuaggio o un piercing ora il trend è completamente cambiato. La mania è diventata tale che anche i più piccoli, con l'approvazione dei genitori, si recano dal tatuatore. L'allarme è stato lanciato direttamente dal Bambin Gesù di Roma, uno degli ospedali pediatrici più famosi del nostro Paese, che accusano i genitori di essere troppo permissivi e anzi di incoraggiare che i propri figli ricorrano a tatuaggi e piercing. Secondo i medici del Bambin Gesù l'età per il primo tatuaggio si è abbassata troppo e sono numerosi i casi documentati di bambini di cinque anni che si lasciano disegnare la pelle senza badare ai rischi. Alberto G. Ugazio, responsabile dell'Istituto per la salute del bambino al Bambin Gesù afferma che i piccoli, accompagnati dai genitori, “vanno nei centri senza pensare ai rischi” che possono essere infezioni, gonfiori della pelle, allergie all'inchiostro e numerose complicazioni. Nel numero “A scuola di salute” i medici dell'ospedale pediatrico mettono in guardia dai rischi che si corrono in casi di tatuaggi e piercing, spiegando che le sostanze che vengono utilizzate possono creare anche seri problemi di salute come epatite B e C.

Secondo un'indagine dell'Eurispes su un campione di 3.800 ragazzi è emerso che il 20,3% degli adolescenti tra 12 e 18 anni ha almeno un piercing, con una maggioranza tra le ragazze. I primi tatuaggi invece arrivano tra i 10 e i 12 anni.

Insomma i bambini ricorrono al tatuaggio quasi per gioco, con il bene placito dei genitori. Un trend da evitare e che espone i bambini a numerosi rischi per la propria salute.

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