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Ronde e WhatsApp per combattere furti e degrado, un fenomeno in crescita

Gruppi di cittadini si trasformano in vigilantes e si coordinano grazie a gruppi su WhatsApp. E il metodo funziona.

All'inizio, nel 2009, erano semplici ronde di cittadini che vigilavano sulla sicurezza della comunità e si davano appuntamento nelle ore serali e notturne per le vie delle cittadine e dei paesi. Oggi, con la tecnologia, l'avvento degli smartphone e soprattutto con WhatsApp sono delle vere e proprie sentinelle che comunicano in tempo reale per prevenire furti e degrado.

Il fenomeno è in continua crescita e sempre più cittadini, spazientiti dalle ripetute ondate di furti in casa, di auto, di spaccate nei negozi, hanno iniziato ad organizzarsi per prevenire la criminalità. Nel 2013 è anche nata l'”associazione controllo del vicinato”, una “rete territoriale di volontari e specialisti volontari che forniscono consulenza e supporto gratuito alle Amministrazioni Comunali, alle associazioni locali e a privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza residenziale e organizzare gruppi di Controllo del Vicinato”, ed ora vi sono vere e proprie comunità di volontari che fungono da reti di controllo, sempre in allerta e pronte a segnalare ogni possibile ipotesi di reato. Grazie a WhatsApp coordinarsi è diventato molto più semplice e le diverse comunità si aggiornano su gruppi formati ad hoc sui movimenti sospetti che vengono avvistati. Queste “sentinelle tecnologiche” si trovano in tutta Italia, da Milano alla periferia romana, da Ravenna alla provincia di Vicenza, da Firenze fino a Bitonto. Sempre più persone, armate di telefonino, aiutano i propri concittadini nel tentativo di sgominare ogni tipo di reato. Oltre ai furti infatti vengono denunciati casi di degrado, spaccio, prostituzione e perfino liti tra coniugi giudicate troppo accese. Il metodo pare funzionare: a Chieri, in Piemonte, un ladro è stato arrestato proprio grazie alla segnalazione su un gruppo WhatsApp delle sentinelle; a Treviolo, in provincia di Bergamo, la chat conta più di 1000 vigilantes volontari, e pare che furti e atti di vandalismo siano considerevolmente diminuiti; a Putignano, dal 2015 al 2016, i reati sono scesi del 50%.

Grazie alle nuove tecnologie e ai gruppi WhatsApp i cittadini si sentono più partecipi della vita di comunità e più sicuri. Essere in contatto con gli altri permette infatti di vigilare meglio su tutto e tutti, una sorta di "Grande Fratello" di quartiere. E in alcuni gruppi sono stati anche coinvolti esponenti delle forze dell'ordine, per comunicare in tempo reale anche con loro su eventuali reati in opera. E c'è già chi pensa di istituzionalizzare questi gruppi: “Affinché tutti questi effetti positivi si realizzino al meglio è importante che tali gruppi siano istituzionalizzati, cioè strutturati e gestiti in coordinamento, di concerto con l'amministrazione comunale e la Polizia Municipale” ha affermato Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna.

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