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Atene, no alla passerella di Gucci sull'Acropoli: "Concedere l'uso dell'Acropoli sarebbe stata un'umiliazione"

La Commissione archeologica ha negato alla casa di moda il permesso di sfilare di fronte al Partenone.

Atene, no alla passerella di Gucci sull'Acropoli: "Concedere l'uso dell'Acropoli sarebbe stata un'umiliazione"

15 Febbraio 2017

"Il valore e il carattere dell'Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo. Non abbiamo bisogno di pubblicità. Il simbolismo del monumento sarebbe svilito usandolo solo come 'sfondo' per una sfilata di moda".Questa la risposta definitiva della Commissione Archeologica Greca (Kas) alla richiesta da parte di Gucci di organizzare una sfilata di moda sulla "roccia sacra", di fronte al celebre Partenone. I giornali ellenici riportano che, in cambio del permesso di girare uno show di 900 secondi sfruttando l'incantevole scenografia classica, la casa di moda fiorentina avrebbe offerto 2 milioni di euro da investire in opere di restauro.

Nonostante le casse dello Stato greco non vadano a gonfie vele il rifiuto è stato dunque netto. "Concedere l'uso dell'Acropoli sarebbe stata un'umiliazione" si legge sulle colonne del Kathimerini, un quotidiano locale. E dire che in passato il sito storico è stato utilizzato per campagne pubblicitarie della Coca Cola, della Lufthansa e di Verizon, e nel 1951 qui si tenne anche una sfilata di Christian Dior. Ma oggi il Kas è stato categorico, sebbene da Gucci confermano sì l'incontro con le autorità elleniche, ma negano di aver fatto un'offerta economica.

"Le speculazioni pubblicate relative a presunti impegni o offerte economiche diretti o indiretti, sono destituite da ogni fondamento" recita un comunicato ufficiale di Gucci in risposta alle notizie pubblicate dalla stampa greca. 

foto da Twitter

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