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Errori grammaticali, quando tocca alle maestre essere giudicate e bocciate!

Gli errori grammaticali sono sempre più diffusi, non solo tra i bambini delle elementari ma anche e soprattutto fra le loro maestre.

"Mi è capitato di rattopare dei calzini", "Ho aquistato un trolley nuovo", "Sono stato invitato a un’evento". Doppie lettere mancanti, assenza di "c", apostrofi dove non vanno, questi e tanti altri ancora sono gli errori grammaticali frequenti nelle risposte del concorso per diventare maestre in Veneto. La selezione è stata impietosa, al primo turno dell'esame infatti sono stati bocciati circa il 53% dei candidati. All'orale sono arrivati 1604 partecipanti su 3410. Una catastrofe!

Uno degli esaminatori che ha corretto le prove, che preferisce rimanere anonimo afferma che: "Ci siamo trovati davanti a errori grossolani, certamente c’erano anche imprecisioni legate ai contenuti ma quelle sono sempre prevedibili in un esame. Ci hanno colpito invece gli errori grammaticali. Erano troppi, troppo banali e troppo diffusi. Stiamo parlando di errori che molto spesso vengono corretti anche ai bambini delle scuole elementari, le stesse in cui queste maestre sarebbero dovute andare ad insegnare. Una maestra elementare come fa a insegnare se fa errori così?".

Prontamente è stato presentato un appello a Governo e Parlamento per attuare un piano di emergenza con l'obiettivo di rilanciare lo studio della lingua italiana, partendo dalle basi: dettato ortografico, riassunto, comprensione del testo, conoscenza del lessico, analisi grammaticale e scrittura corsiva a mano.

Alle critiche rivolte alle commissioni che hanno bocciato troppo, l'esaminatore risponde dicendo che: "Qualcuno ha detto che abbiamo bocciato molto: è vero. Ma come avremmo potuto fare diversamente di fronte a simili errori? Se le maestre sono le prime a non sapere la grammatica come faranno i bambini ad impararla?". In effetti come dargli torto...

Photo credit: Twitter

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