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“Ciò che non ti ammazza ti fortifica”, anche la scienza lo sostiene

Se sottoposte a stress, le cellule si rinforzano per affrontare in futuro situazioni simili.

Secondo un recente studio americano condotto dall’istituto Sanford Burnham Prebys Medical Discovery e pubblicato sulla rivista Nature Communications vi è un legame fra una lunga vita e la resistenza allo stress: il trait d’union starebbe nel processo molecolare di autofagia cellulare. Infatti le piccole problematiche della nostra esistenza, i vari traumi che si affrontano nell’arco della vita, ci aiuterebbero a diventare più forti per affrontare un domani situazioni simili. In altre parole ci viene il "callo" ai problemi, tanto da non farci scalfire.

Da un punto di vista più scientifico, i ricercatori Malene Hansen e Caroline Kumsta spiegano che avverrebbe lo stesso procedimento che accade nelle fibre muscolari messe sotto sforzo durante un allenamento. Attualmente i test si sono tenuti però solo su vermi da laboratorio e non sono sufficientemente attendibili, quindi bisognerebbe approfondire con ulteriori studi l’argomento. Tuttavia si è notato che le possibilità di sopravvivenza delle cavie divenivano maggiori all’aumentare dei vari test di stress cui venivano sottoposte. I vermi sono quindi diventati più resistenti allo stress rispetto agli altri che affrontavano per la prima volta esperimenti del genere.

Foto da pexels.com

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