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17 Marzo 2017
Una ricerca condotta da una scuola di psicologia canadese ha indagato le abitudini di consumo del porno sul web, sottoponendo una serie di domande ad un gruppo di persone dai 18 ai 78 anni, con una maggioranza di donne. L'obiettivo era quello di capire in che modo ci si approccia alla pornografia, e quali conseguenze comporta sullo stato fisico e psicologico degli utenti. I risultati emersi hanno portato all'individuazione di tre gruppi. Il primo è quello “a scopo ricreativo” (75,5%), ovvero persone sessualmente soddisfatte che ogni tanto si concedono di guardare dei porno, con una media di 24 minuti a settimana. Il secondo gruppo (12,7%) è quello degli “stressati non compulsivi”, composto da persone sessualmente frustrate, che non abusano del porno, anche perchè dopo averlo guardato si vergognano e si sentono in colpa. Un ultimo gruppo (11,8%), è quello dei “compulsivi”, che passano circa 110 minuti a settimana a guardare porno, e ne subiscono le conseguenze emotive.
L'universo del porno, su Internet, è enorme: il 10% del totale dei contenuti che compongono il web è pornografia, questo spiega il motivo per cui la scienza e la psicologia dedicano sempre più ricerche a questo settore, nella speranza di comprenderlo meglio. Pornhub nel 2016 ha avuto 4 miliardi di utenti, per un totale di 191 milioni 625mila giorni passati sulla piattaforma.
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