Tutto News

Le mucche in Belgio bevono birra: “così la carne è più buona”

Un allevatore belga vuole scoprire se in questo modo la qualità della carne risulta migliore.

Le mucche in Belgio bevono birra: “così la carne è più buona”

06 Aprile 2017

Hugues Derzelle è un allevatore di Chimay, in Belgio, paese che gli amanti di birra conoscono molto bene visto che proprio qui nasce la famosa birra trappista omonima. Derzelle, incuriosito dal trattamento che i manzi di Kobe subiscono dagli allevatori giapponesi (si dice che gli animali vengano massaggiati, che gli si faccia ascoltare musica rilassante e che gli si dia birra da bere), ha deciso di sperimentare sulle sue mucche questa particolare “terapia”, per valutare se effettivamente il sapore della carne risulti migliorato.

Così l'allevatore, dallo scorso novembre, dà da bere quattro litri di birra al giorno a due delle sue mucche, una quantità che non è affatto esagerata per un animale che pesa circa 700 kg. Facendo un raffronto sarebbe come se un uomo di 70 kg bevesse una birra 0,4. Inoltre la birra non è pericolosa per la dieta delle mucche in quanto i batteri esistenti nel rumine sono ideali per digerire subito l'alcol, che quindi non raggiungerebbe, se non in minima parte, il sangue delle vacche.

La birra scelta da Dazrzelle per le sue mucche è la “Sara de Silenrieux”, una birra scura della zona. “Mi sono detto: se i giapponesi danno birra alle loro mucche, le massaggiano e suonano loro musica, per avere carne di qualità, perché non possiamo adottare un po' di queste cose e farle 'made in Vallonia'?” ha detto l'allevatore.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su