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Multe ai caselli autostradali, cambiano le regole
Contro i furbetti che non pagano il pedaggio, sanzioni economiche e decurtazione dei punti sulla patente.
I tempi degli “scrocconi” che non vogliono pagare il pedaggio autostradale stanno per finire, nel giro di poco tempo i casellanti avranno anche il ruolo di “ausiliari del pedaggio” e potranno multare i trasgressori. L’obiettivo è quello di assicurare la "Prevenzione e l’accertamento delle violazioni dell’obbligo di pagamento."
I modi attraverso cui gli automobilisti “scaltri” evitano di pagare il pedaggio sono molteplici, basti pensare a coloro che fanno la fila per pagare in contanti ma hanno solo la carta di credito, oppure a chi entra nella corsia del Telepass senza realmente possederlo. Infine, i più pericolosi, sono quelli che si attaccano alla macchina che li precede, col rischio di urtarla, pur di sfruttare la scia prima che la sbarra si chiuda. Quest’ultimo comportamento, oltre ad essere illegale, è anche molto pericoloso per chi si trova alla guida.
Le nuove regole vengono applicate in via sperimentale sia in Lombardia che in Piemonte già da inizio 2017, mentre nel resto d’Italia si comincerà a breve. Oltre a dover pagare il prezzo del pedaggio eluso, ai contravventori spetterà anche una sanzione di 85 euro, con un’ulteriore penale che può arrivare fino ai 284 euro nel caso in cui l’automobilista si sia rifiutato di rivelare la sua identità. A completare il tutto, è prevista anche la sottrazione di due punti della patente, una decurtazione, questa, che sta destando polemiche: secondo molti automobilisti, le sanzioni economiche previste sarebbero già sufficienti per punire i trasgressori, e quella dei punti sarebbe un’esagerazione. Tuttavia, pur essendo decisivo il compito dei casellanti, sarà la Polizia Stradale ad avere l’ultima parola su tutto.