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14 Aprile 2017
L'aviofobia o aviatofobia è quella che più comunemente chiamiamo "paura di volare". Si manifesta in modi diversi a seconda dei soggetti e i sintomi più frequenti sono capogiri, tachicardia, sudori, sensazione di pericolo imminente, fino a vere e proprie crisi di panico. Spesso, peraltro, possono manifestarsi ancora prima del viaggio, al solo pensiero di doverlo affrontare.
Talvolta la paura dell'aereo è talmente forte che in molti preferiscono addirittura non viaggiare: il 41% dei viaggiatori rinuncia ad andare a trovare amici e parenti all’estero, come spiega uno studio effettuato da "You Gov Omnibus". Un'altra ricerca, questa volta inglese, dimostra che 1 su 4 evita i viaggi verso destinazioni esotiche a causa di questa fobia.
Come fare allora per superare la paura di volare? Informarsi è il primo passo, sia sui veivoli che sulle operazioni di volo. Non è un caso che il capitano di una compagnia aerea abbia rassicurato un passeggero che soffriva di aviofobia facendolo entrare nella cabina di pilotaggio, proprio durante uno dei momenti che, assieme all’atterraggio e al decollo, suscitano maggiore ansia: la turbolenza. In questo modo l’aviofobo si è reso conto di come si possa intervenire, secondo protocolli prestabiliti. Molte compagnie aeree, infine, organizzano dei corsi per aiutare a superare questa paura.
Se questi piccoli trucchetti non fossero sufficienti, valutate l’idea di rivolgervi ad uno specialista che vi aiuterà ad affrontare la paura, considerando anche che, molto spesso, questa non è isolata ma è percepita o amplificata a causa di altre ansie. Superate queste, sarà più facile dire addio anche all’aviofobia.