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02 Maggio 2017
Secondo una ricerca condotta da due psicologi su un campione di circa mille persone, risulta che dal 40 al 70% degli intervistati non ritiene indispensabile sapere cosa gli riserverà il futuro, anche in caso di eventi positivi. Ma perché ci si ostina non voler sapere quali saranno gli eventi che ci succederanno a breve?
La tendenza generale è quella di voler rimanere all’oscuro in caso di eventi tragici per evitare di provare emozioni molto negative prima del tempo. Episodi di questo tipo riguardano morti, malattie, divorzi o separazioni e la percentuale di chi non vuole sapere oscilla tra l’85 e il 90%. Questa stessa percentuale, però, non si discosta troppo da quella di chi non vuole conoscere nemmeno gli eventi positivi: questa tendenza potrebbe essere spiegata attraverso il concetto di “ignoranza volontaria”.
“L’ignoranza tende a essere uno stato mentale indesiderato e il concetto di ‘ignoranza volontaria può lasciare perplessi. Il fatto è che le persone non sempre vogliono sapere”, spiegano i due psicologi. Questo, contrariamente alle basi ormai consolidate da tempo della sociologia e della psicologia, in cui vengono date per scontate la necessità di sicurezza e l’avversione all’ambiguità, dimostra che invece la mancanza di curiosità è un sentimento piuttosto diffuso.
Photo credit: Pixabay