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02 Maggio 2017
La parola onnivoro significa “in grado di mangiare qualsiasi alimento”. Alcune persone sono convinte che gli umani siano onnivori, mentre altri ritengono che la dieta preferibile debba essere simile a quella di un erbivoro. Senza soffermarsi sulle questioni etiche, The Infographic Show paragona le due diverse diete evidenziandone i pro e i contro.
Chi segue una dieta vegana evita di mangiare carne, latticini, pesce, uova e qualsiasi altro prodotto di origine animale, come il miele, e non acquista indumenti in pelle o pellicce. Tra le motivazioni principali che spingono a essere vegani vi sono il raggiungimento di enormi benefici salutari e questioni di natura etica. I vegani sono senz’altro più snelli rispetto ai vegetariani o a chi mangia carne, inoltre soffrono meno i disturbi di ipertensione, malattie cardiache o ictus. Il problema di fondo è connesso non al consumo di carne in sé, quanto più alla qualità, discorso che si presenta soprattutto con le carni lavorate.
Da un punto di vista scientifico l’essere onnivori pare essere stato il fattore trainante dello sviluppo del nostro cervello, cresciuto in grandezza e in intelligenza grazie alle proteine contenute nella carne. Le proteine hanno, infatti, ottime proprietà per le ossa e per la massa muscolare. Un importante carenza nella dieta vegana è rappresentata dalla vitamina B-12 - non presente in nessun tipo di vegetale, perciò è consigliabile integrarla con latte di soia o con integratori di diverso tipo, e dagli acidi grassi omega-3, ai quali si può sopperire alla mancanza tramite supplementi a base di alghe. Il bisogno di integrare obbligatoriamente questi elementi supporta la tesi che il veganismo sia innaturale, ma non per questo dannoso.
Non vi sono dubbi allora che una dieta vegana ben pianificata possa aiutare e prevenire alcune malattie, ma uno stile di vita sano può essere raggiunto sia mangiando che evitando la carne.
Photo credit: Pixabay
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