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Madre shock: “Mia figlia è stressata, basta compiti”

Una donna ha denunciato il troppo lavoro a casa per i bambini, ed ha scritto un post che fa riflettere.

In genere sono i bambini che, svogliati e con il desiderio di divertirsi, si rifiutano di studiare dopo la scuola. Negli ultimi tempi anche molti genitori hanno alzato la voce contro l’eccessivo carico di lavoro a casa, ultima tra questi è stata una madre statunitense, scrittrice, di nome Bunmi Laditan, che ha spiegato le sue ragioni in un lungo post Facebook. "Maya ridurrà drasticamente il suo carico di compiti a casa quest'anno, è molto stressata e sta iniziando ad avere sintomi preoccupanti come dolori al petto e risvegli nel cuore della notte per l'ansia dovuta ai compiti - ha scritto la donna rivolgendosi agli insegnanti di sua figlia, Maya, dieci anni - Mia figlia va bene a scuola e ama imparare, ma dopo aver consultato uno specialista abbiamo deciso di alleggerire il carico di compiti. Entrare a scuola alle 8.15, tornare a casa alle 16.30 e dover fare altre 2-3 ore di compiti le lascia molto poco tempo per la famiglia e per divertirsi come dovrebbe fare una bambina, non vogliamo che cada in depressione."

Le parole della Laditan hanno fatto riflettere gli utenti di Facebook, ed il suo post si è guadagnato più di 73mila “like” e circa 21mila condivisioni. L’obiettivo non è quello di incitare i ragazzi a non studiare, ma far capire che è necessario un equilibrio tra le varie attività che i bambini sono chiamati a svolgere, i loro bisogni familiari e quelli di gioco. Come esempio “virtuoso” la scrittrice ha citato la Finlandia, paese che vanta degli ottimi studenti che, a differenza degli USA, fanno i conti con un carico di studio molto ridotto: "In Finlandia non esistono i compiti a casa, eppure sono il paese più scolarizzato e preparato d'Europa. Costringere i ragazzi a passare l'intera giornata sui libri non ha senso. Se la scuola vorrà punire Maya per questa lettera, sono pronta a farle lezione a casa."

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