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Superava il limite di velocità e lo postava su Facebook: assolto
Un giovane di Ancona si vantava dei suoi “record” con delle foto sul social network, ma gli agenti lo avevano intercettato.
Vi ricordate il 23enne di Ancona che su Facebook postava le foto dei suoi “record” di velocità in autostrada? Poco tempo fa quelle foto finirono nelle mani della polizia, ed il giovane irresponsabile fu prontamente sanzionato. Un mese e mezzo dopo quel fatto arriva un’inaspettata novità: il ragazzo ha fatto ricorso e l’ha avuta vinta. Secondo il giudice di pace, infatti, Facebook non può essere una prova, anche perchè quelle foto sarebbero state ritoccate con Photoshop.
"La segnalazione iniziale era arrivata dalla Questura di Rimini. Ho mostrato loro una foto simile a quella che ho postato su Facebook con un contachilometri che però segnava 900 chilometri orari. Uno scherzo per far loro capire che la foto pubblicata da me su Facebook non era veritiera. Un paradosso quasi, come poteva un’auto essere andata a 900? Avevo usato Photoshop pure per i 247", con queste parole il protagonista della vicenda si è difeso. L'obiettivo è stato raggiunto, ed i punti sulla patente ci sono di nuovo. Il suo percorso, però, non finisce qui, perchè non sono stati pochi i costi che l’anconetano ha dovuto sostenere per il ricorso. Ora potrebbe partire un’altra battaglia, quella per il rimborso delle spese legali: "Tutti i verbali sono stati sospesi perché non sufficientemente provata la mia responsabilità. Visto l’orientamento favorevole del giudice, nella memoria che depositerò dopo la prima udienza proverò a chiedere il rimborso delle spese legali."