TUTTO NEWS
12 Maggio 2017
L’immagine della donna amata all’interno di una triste camera mortuaria non gli piaceva, così ha scelto di dare vita ad una celebrazione senza precedenti. Russell Davison, 50enne inglese, ha tenuto la moglie nel suo letto per sei giorni nonostante fosse morta, dormendoci insieme. Una vicenda insolita, destinata a far discutere, ma l’uomo è assolutamente convinto della bontà del suo gesto. Queste le sue parole durante un’intervista: "Avevo deciso da tempo di tenere a casa il corpo di Wendy, dopo la sua morte. Non volevo che si trovasse in una camera mortuaria o fosse dato ad un impresario delle pompe funebri, volevo prendermene cura io nella nostra casa, volevo averla nel nostro letto, in modo da poter dormire nella stessa stanza."
Russell e sua moglie, che si chiamava Wendy, si consideravano degli hippies. Erano convinti dell’importanza del legame con la natura, anche con i suoi aspetti che potevano apparire fastidiosi. La loro storia d’amore è particolarmente dolce: i due si erano conosciuti da giovanissimi, poi si erano allontanati ma dopo la fine dei rispettivi matrimoni avevano stretto nuovamente un legame, che è durato fino al decesso di Wendy, avvenuto a causa di un tumore uterino.
Il protagonista della vicenda è talmente sicuro di aver fatto la scelta giusta al punto che ritiene che altri dovrebbero seguire il suo esempio: "So che potrebbe suonare strano, ma la consiglierei assolutamente a tutti. Lei era così bella. Le ho messo degli slip per l'incontinenza, in caso ci fossero delle perdite. Non si sentiva alcuna puzza, non c'erano liquidi. Abbiamo chiuso le tende in modo che il suo corpo non fosse esposto alla luce diretta, non c'è stata decomposizione, nulla che potesse essere sgradevole o inquietante."
Photo credits: Facebook