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12 Maggio 2017
Anche voi siete maniaci dei selfie? Niente paura, non significa (necessariamente) che siete dei narcisisti. Secondo un recente studio condotto dalla Brigham Young University infatti, scattarsi molti selfie non equivale a essere narcisista. La ricerca si è svolta su di un campione di persone fra i 18 e 45 anni molto attive sui social. Da qui, i ricercatori hanno individuato fra gli amanti della pratica tre tipi di categorie di soggetti: i comunicatori, gli autobiografi e infine i promotori di se stessi.
Il primo gruppo di persone, quello dei comunicatori, posterebbe le famigerate foto di sè per creare delle reazioni all'interno della comunità virtuale di amici e followers. Il convolgimento degli altri risulterebbe essere dunque la ragione principale dell'autoscatto. Un esempio tratto dall'indagine è la foto di Anne Hathaway dopo aver votato nelle ultime elezioni presidenziali americane. In questo caso, il selfie ha creato un acceso dibattito sulla scelta dei candidati.
La seconda categoria riguarda gli autobiografi. Sono dei veri e propri storytellers degli eventi che accadono nelle loro vite. Non condividono i selfie per manie di protagonismo, nè tantomeno per creare delle reazioni nella comunità virtuale. Semplicemente vogliono avere una sorta di "diario" pubblico che immortali i vari momenti vissuti. L'esempio perfetto è il foto racconto della nostra astronauta Samantha Cristoforetti durante la sua missione nello spazio.
Il terzo gruppo è quello dei promotori di se stessi anche noti come self publicists. Questi individui scattano un'infinità di selfie per dare l'immagine migliore di sè, senza difetti, e tendono a ridurre quasi a zero la propria dimensione privata; l'esempio principe è Kim Kardashian che in questa maniera ha fatto la sua fortuna, diventando una star della rete.
Per concludere, secondo un altro studio, questa volta dell'Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera e pubblicato sulla rivista Frontiers in Phsichology, l'82% delle persone intervistate ha dichiarato che gradirebbe vedere meno selfie sulla rete, nonostante contribuisca nella pubblicazione di tali foto. Insomma un paradosso: condivido il mio selfie, ma non voglio che lo facciano anche gli altri.