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Una casa gonfiabile su Marte? Sarà possibile!
Ci siamo: si stanno gettando ormai le basi per colonie extraterrestri. E, magari, in un futuro non troppo lontano, trasferirsi sul Pianeta Rosso potrebbe non essere solo la trama di un film fantascientifico
Fare una gita ‘fuori porta’ su Marte, in futuro, potrebbe essere una possibilità concreta e non solo la trama di un film di fantascienza. La chiave per passare dal cinema alla realtà si chiama “Beam” (Bigelow Expandable Activity Module), una casa spaziale gonfiabile realizzata dalla Nasa e installata sulla Stazione spaziale internazionale, sulla quale si stanno conducendo test da circa un anno. I dati preliminari indicherebbero che la casa funziona e potrebbe rappresentare la base per costruire future colonie umane sulla Luna e su Marte.
La missione, iniziata nel maggio del 2016, è arrivata al giro di boa e dovrebbe durare ancora un anno. La casa gonfiabile ha le dimensioni di una tenda familiare da campeggio, circa 16 metri cubi. L’equipaggio che partecipa alla missione ci è entrato nove volte. Durante questo anno, anche attraverso dei sensori specifici, sono state valutate le condizioni del modulo in microgravità, l’integrità strutturale, la stabilità termica, la resistenza ai detriti spaziali, alle radiazioni e alla crescita dei batteri.
I test sono stati complessivamente positivi. Resta ancora da valutare quanto questa casa sia in grado di proteggere gli essere umani dalle radiazioni spaziali. Certo “Beam” non sarà ancora ai livelli della base marziana di Matt Damon in “Il sopravvissuto”, ma è un primo e significativo passo in quella direzione.