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Come ci si comporta se l’ascensore precipita?

I sistemi di sicurezza degli ascensori sono sempre più sofisticati, ma se avete la sfortuna di trovarvi in una situazione di emergenza meglio limitare i danni.

Come ci si comporta se l’ascensore precipita?

18 Luglio 2017

Probabilmente è l’incubo di molte persone, che si trovano a disagio ogni qualvolta entrano in un ascensore:e se poi cade?”, “e se si blocca?” Si tratta di domande legittime per chi ha un po’ d’ansia e per chi soffre di claustrofobia. Se poi avete visto qualche film thriller o d'azione dove i protagonisti rimangono intrappolati in ascensore mentre questo precipita allora la paura è ancora più giustificata. Ma si tratta di finzione.

Per quanto una minima percentuale di rischio ci sia sempre, gli ascensori hanno numerosi sistemi di sicurezza atti a prevenire tutte le emergenze e quelli moderni sono praticamente a prova di bomba. Niente cavi che si spezzano dunque, o cabine in caduta libera, l’ascensore è uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo (molto più, ad esempio, delle scale mobili, che però non sembrano fare così paura). Gli ascensori infatti hanno dotazioni di sicurezza come enormi cavi di acciaio, di solito da 6 a 12, che rendono di fatto impossibile la caduta anche in caso di emergenza come terremoti o attacchi terroristici.

Nel malaugurato caso però che ci si trovi nella situazione che l’ascensore stia precipitando, cosa si fa? A rispondere è Eliot H. Frank del Centro di Ingegneria Biomedica del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston: l’esperto dice di non accovacciarsi a terra in quanto così facendo si rischiano importanti lesioni alle ginocchia e alla colonna vertebrale. In molti pensano che sarebbe meglio saltare poco prima dell’impatto a terra: ebbene, questa pratica è estremamente pericolosa, Frank spiega che così facendo si sbatterebbe violentemente la testa al soffitto, rischiando gravi lesioni.

La cosa migliore da fare dunque, se l’ascensore dovesse cadere nel vuoto, è quella di distendersi sul pavimento con la pancia in su, facendo attenzione a coprirsi la testa con le mani per evitare che i detriti ci colpiscano. In tal modo la forza dell’impatto si distribuirebbe su tutto il corpo, così da diminuire i rischi di fratture e lesioni.

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