105 MI CASA
tutto news
11 Agosto 2017
Costa adriatica tra Trieste e Ravenna compresa Venezia, i golfi di Taranto, Oristano e Cagliari per un totale di 33 aree costiere in Italia a rischio sommersione al 2100 per la combinazione di movimenti tettonici del pianeta e di effetto serra che ha causato l’innalzamento delle temperature e, di conseguenza, del livello del mare.
A sostenerlo è uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori del laboratorio Modellistica Climatica e impatti dell'Enea pubblicato sul Quaternity Science Reviews. Secondo la ricerca, infatti, l'Italia tra circa 85 anni perderà gran parte del suo patrimonio paesaggistico, dato che l'innalzamento del livello del mare di 28-60 centimetri e i movimenti tettonici porteranno alla sommersione di 5500 chilometri quadrati di pianure costiere. "Alcune aree sono già oggi a zero o sottozero e la costa si abbassa, si alza o si sposta per vari motivi", ha sottolineato Fabrizio Antonioli, il direttore della ricerca in un’intervista. Qui lo studio aggiornato.
Le aree geografiche maggiormente a rischio sono 4: il Nord Adriatico, il golfo di Taranto, il golfo di Oristano e quello di Cagliari. E per evitare che vengano spazzate via nel giro di pochissimo tempo, forse non basterebbe nemmeno un istantaneo esaurimento delle emissioni di gas serra, come stabilito dalla Conferenza di Parigi del 2015. Il livello del mare, infatti, dovrebbe comunque innalzarsi tra i 28 e i 60 centimetri nei prossimi anni.
Photo credit: Twitter