tutto news
Ecco perché la pre-abbronzatura è una bufala ed è rischiosa
Molti credono che per preparare la pelle all'esposizione solare, sia necessario pre-abbronzarsi artificialmente. In realtà non c'è alcuna validità scientifica in questa teoria, anzi può essere dannoso.
C'è chi, vergognandosi del proprio pallore, prima di recarsi in spiaggia pensa di "prepararsi" all'abbronzatura concedendosi una bella doccia solare. Alcuni sono anche convinti che questa sorta di warm-up della tintarella sia necessario per risvegliare la pelle e predisporla al Sole. Niente di più falso. L'Oms lancia l'allarme nei confronti di questa bufala sanitaria e spiega che le lampade abbronzanti aumenterebbero del 20% il rischio di contrarre un melanoma.
Nel documento "Artificial tanning devices: public health interventions to manage sunbeds" l'organizzazione internazionale ha raccolto una serie di dati da cui emerge che l'età in cui compare il primo melanona si è abbassata negli ultimi 30 anni, proprio a causa dell'abitudine sempre più diffusa di usare i lettini solari. Le donne sono le più esposte. Le stime generali parlano di circa 450.000 casi di cancro della pelle non melanoma e di circa 10.000 casi di melanoma che ogni anno sono imputabili proprio ai solarium.
Già nel 2009 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’OMS aveva classificato l’esposizione ai dispositivi abbronzanti UV come cancerogena per l’uomo. In seguito a questa dichiarazione, oltre 40 autorità in tutto il mondo avevano messo in atto divieti e restrizioni per limitare l'uso dei lettini solari. In Italia ad esempio esistono limiti di età, di fototipo, l'obbligo di informazione dei rischi legati all'assunzione di raggi UV e delle precauzioni necessarie. Ma evitarli sarebbe la scelta più sicura, in attesa della molecola che ci eviterà anche l'esposizione al Sole vero e proprio.