105 FRIENDS
tutto news
23 Agosto 2017
Chi l’ha detto che i cibi senza calorie non fanno ingrassare? Secondo una nuova ricerca scientifica, che analizza i dolcificanti che non contengono carboidrati, il nostro organismo non riconoscerebbe infatti l’apporto calorico dell’alimento, in altre parole esso confonde la risposta metabolica portando inevitabilmente ad accumulare chili. Cosa significa? Che se mangiamo alimenti ricchi di dolcificanti, nonostante le poche (o nulle) calorie siamo portati comunque ad ingrassare.
La ricerca, pubblica sulla rivista di settore Current Biology, si basa sugli studi del team capitanato da Dana Small, neuroscienziata e professoressa di psichiatria alla facoltà di Medicina all’Università di Yale. La Small ha sperimentato che effetti hanno i dolcificanti che non hanno carboidrati sul corpo umano. Dai suoi studi è emerso che in milioni di anni di evoluzione il nostro corpo si è talmente abituato ad associare alla dolcezza percepita una certa quantità di calorie che tale teoria si conferma anche se il cibo ingerito non contiene carboidrati. O meglio, il cibo dolce senza calorie “inganna” il nostro corpo producendo un effetto molto particolare.
Attraverso i suoi numerosi esperimenti la Small è arrivata alla conclusione che, nel momento in cui la dolcezza del cibo non corrisponde alle calorie ingerite, il nostro corpo fa fatica a processarle nella giusta maniera: invece che utilizzarle come energia il nostro organismo le immagazzina nei muscoli, nel fegato e nelle riserve di grasso.
Si tratta di una scoperta molto importante che apre nuovi dibattiti e teorie sull’alimentazione e sulle diete dimagranti che funge da monito anche per tutte quelle aziende che producono cibi dietetici a basso contenuto calorico: in base alla ricerca della Small infatti i cibi che vengono pubblicizzati come dietetici potrebbero non avere gli effetti che promettono di dare.
Si tratta in ogni caso di uno studio che necessita di ulteriori approfondimenti ma che ha dato una risposta al perché ricerche passate sui dolcificanti hanno dato conclusioni estremamente contraddittorie: ad esempio nel 2012 un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine sosteneva che dei bambini olandesi che avevano bevuto ogni giorno per 18 mesi una bevanda dolcificata artificialmente erano ingrassati di meno rispetto ad un altro gruppo di bambini che aveva bevuto per lo stesso tempo una bevanda naturalmente dolce. Altre ricerche invece, con campioni di volontari molto superiori, hanno sostenuto che chi consuma molte bevande dolcificate artificialmente si espone ad un maggiore rischio di obesità, a malattie cardiovascolari e al diabete.