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Cani blu a Mumbai: lo strano fenomeno colpa dei rifiuti tossici
I cani sono stati contaminati perché entrati in contatto con le acque del fiume Kasadi, in cui le industrie rilasciano i loro rifiuti.
Per le strade di Mumbai qualcosa di strano sta tristemente attirando l’attenzione dei passanti: si tratta di cani blu. Sì, avete ben capito: stiamo parlando di cani dalla pelliccia color turchese e non è una finzione né un gioco di cattivo gusto, ma una reale mutazione del colore dei cari amici a quattro zampe. La colpa è da attribuire all’inquinamento determinato dai rifiuti industriali.
I cani in questione, dei randagi, sono stati avvistati nella zona industriale di Tajola. La situazione è stata resa nota dalla Navi Mumbai Municipal Corporation e poi confermata dalla Navi Mumbai Animal Protection Cell, il cui portavoce Arati Chauhan ha dichiarato: “è stato sconvolgente vedere come la pelliccia bianca del cane fosse diventata completamente blu”.
Blue dogs appear in Navi Mumbai https://t.co/eEAxEr61s8 #NaviMumbai #dog #controlpollution pic.twitter.com/Z6WWIRYvlB
— SEEVS EVs London (@ElectricVansUK) 20 agosto 2017
L’ufficio dell’amministrazione comunale ritiene che il colore bluastro assunto dai cani sia dovuto al fatto che gli animali, per poter mangiare e bere, si siano avvicinati alla riva del fiume Kasadi. È proprio in queste acque che le industrie di Tajola rilasciano i propri rifiuti, contaminando l’ambiente e portando così conseguenze nocive all’ambiente e agli esseri viventi. “Abbiamo chiesto al comitato di controllo dell'inquinamento di agire contro tali industrie” ha detto Chauhan. Le aziende industriali localizzate in questa zona sono circa un migliaio e riguardano il settore alimentare, farmaceutico e ingegneristico in genere. Tra le sostanze chimiche scaricate nel fiume vi è anche una tintura blu utilizzata da uno stabilimento industriale per la produzione di detergenti. “Cinque o sei cani sono entrati nel sito in cerca di cibo e hanno assunto il colore azzurro”, ha spiegato il funzionario del Maharashtra Pollution Control Board di Mumbai, Jayavant Hajare.
La reazione da parte delle autorità e degli enti competenti è stata immediata: le aziende sono state avvertite ed è stato chiesto loro di assicurarsi che non accada più che un animale entri nell’area industriale. “Abbiamo dato alla società sette giorni per eliminare gli inquinanti dal sito”, ha inoltre aggiunto Hajare.
Il problema, però, non riguarda solo i cani. La Navi Mumbai Municipal Corporation ha infatti effettuato dei test sulle acque del fiume. I relativi risultati, diffusi poi dall'Hindustan Times, hanno evidenziato livelli di cloruro tossici per la vegetazione e la fauna, nonché altissimi valori di BOD, che indica la concentrazione dell'ossigeno richiesto per sostenere la vita acquatica. Tale indicatore, se superiore a 6 mg/L, rende impossibile la sopravvivenza dei pesci, mentre oltre i 3mg/l l’acqua non è idonea al consumo umano. Nelle acque del fiume Kasadi il livello di BOD riscontrato era di 80 milligrammi al litro (mg/l). E non è da escludere che anche altri animali siano stati contaminati.
Photo credit: Twitter e Facebook