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25 Agosto 2017
Cosa ci fa la bella Belén Rodriguez al centro della disputa tra il Codacons e l'Accademia italiana del peperoncino?
Tutto è cominciato quando la showgirl argentina è stata contattata dagli organizzatori del noto Festival del peperoncino di Diamante per fare da madrina all'evento: stando alle prime informazioni diffuse, il compenso previsto per la presentazione di Belén era di ben 60mila euro. La polemica è scoppiata in seguito alla denuncia della vicenda da parte del Vicepresidente del Codacons Francesco Di Lieto, che ha dichiarato: "È un vero e proprio insulto alla miseria, queste somme potrebbero essere destinate ad altri fini. Per tale ragione, considerato che il compenso di Belén viene pagato dai calabresi abbiamo ritenuto doveroso chiedere all’Ufficio di Procura ed all’ANAC di verificare come vengono gestiti i fondi pubblici in Calabria. L’intera Calabria sta bruciando perché non abbiamo risorse economiche da destinare alla prevenzione …eppure si utilizzano i fondi destinati alla cultura per pagare una comparsata di Belén?"
A smentire le parole piccate di Di Lieto, tuttavia, ci ha pensato l'Accademia italiana del peperoncino che, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, ha tentato di fare chiarezza sulla questione e ha "contrattaccato" il rappresentante del Codacons: "Il cachet di Belen Rodriguez è meno della metà dei 60.000 euro di cui si parla. Allo stato dei fatti, se la Regione approverà il progetto e riconoscerà il cofinanziamento previsto, il 65 per cento del cachet di Belen sarà a carico della Regione e il 35 per cento a carico dell’Accademia. In pratica, per la Regione Calabria, un impegno inferiore a 19.000 euro".
“E’ molto grave che un rappresentante di un’associazione prestigiosa come il Codacons parli in modo così superficiale e sprovveduto” ha dichiarato il presidente dell'Accademia Enzo Monaco, che ha comunque sorvolato sul compenso, indubbiamente sostanzioso, che spetterà alla futura madrina del Festival di Diamante.
Photo credit: Instagram, Facebook